ACCADDE OGGI
Il sarcofago di Tutankhamon
26 novembre 1922 rappresenta una data storica per l’archeologia mondiale: in questo giorno, l’archeologo britannico Howard Carter fece la celebre scoperta della tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re, in Egitto. Dopo anni di scavi grazie al finanziamento di Lord Carnarvon, Carter riuscì a scoprire una scala che conduceva a una porta sigillata, la quale celava una tomba quasi intatta, contenente il corredo funerario del giovane faraone. Quel giorno sancì l’inizio di una delle scoperte archeologiche più straordinarie del XX secolo, con un corredo che avrebbe rivoluzionato la conoscenza dell’antico Egitto.

La scoperta della tomba
Il 24 novembre 1922 Carter aveva individuato e liberato l’ingresso della scala che portava sotto la tomba di Ramses VI. Due giorni dopo, il 26 novembre, accompagnato da Carnarvon, Lady Evelyn e l’assistente Arthur Callender, Carter praticò una piccola apertura nella porta sigillata, permettendo così di scrutare nell’oscurità della camera funeraria. Questa rivelazione iniziale mostrò un interno colmo di oggetti intatti e sigillati da oltre 3.000 anni. La tomba fu immediatamente riconosciuta come appartenente a Tutankhamon, a causa dei sigilli e degli oggetti riportanti il suo nome e il suo cartiglio.

Importanza e contenuti della tomba
Il 17 febbraio 1923 fu aperta la camera funeraria vera e propria, rivelando uno scrigno d’oro alto quasi 3 metri e grande oltre 5, che conteneva quattro sarcofagi interni. Alla fine, all’interno del sarcofago in quarzite gialla, fu ritrovata la mummia incorrotta di Tutankhamon, avvolta in molteplici strati di bende e adornata da oltre 140 pezzi di gioielli, tra cui la celebre maschera funeraria in oro e lapislazzuli. Oltre 30 statuette auree di divinità lo accompagnavano, insieme a numerosi altri oggetti preziosi come specchi e pettorali ornati di pietre semi-preziose. La qualità e l’intatta condizione del corredo funerario lo rendono uno dei più importanti ritrovamenti archeologici dell’antico Egitto.

Il team e il contesto storico
Howard Carter, dopo anni di esperienza nei siti archeologici egizi e il supporto finanziario di Lord Carnarvon, guidò la spedizione con grande passione e competenza. Altri esperti di diverse discipline vennero coinvolti per preservare e interpretare i reperti: un chimico per la conservazione, egittologi per la traduzione dei testi, e specialisti botanici per gli oggetti organici. La scoperta catturò subito l’attenzione mondiale, soprattutto dopo la vendita in esclusiva dei diritti di reportage a The Times. Questo evento segnò la fine di un’epoca e segnò l’ingresso di Tutankhamon e della sua tomba nei grandi miti della cultura popolare mondiale.

Conservazione e studi successivi
I resoconti completi di tutta l’escavazione durarono quasi un decennio e furono raccolti e preservati presso il Griffith Institute, che costituisce la più autorevole fonte storica sull’argomento. Gli studi successivi hanno arricchito ulteriormente la comprensione della vita e della morte del faraone, oltre a evidenziare il valore storico e artistico degli oggetti rinvenuti che oggi si trovano in musei di tutto il mondo.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy