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Domani, martedì 25 novembre alle 21:20 su Rai 3, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, torna Amore Criminale – Storie di femminicidio con una puntata che riporta alla luce una delle vicende più sconvolgenti degli ultimi anni: il caso di Ilenia Fabbri, uccisa il 6 febbraio 2021 nella sua casa di Faenza.
La nuova puntata, costruita attraverso la formula della docu-fiction che da sempre caratterizza il programma, restituisce la complessità, il dolore e l’ingiustizia di una storia che ha segnato profondamente il Paese. Ilenia, 46 anni, viveva una vita apparentemente ordinaria, segnata da anni di lavoro accanto all’ex marito, Claudio Nanni, prima nell’officina di famiglia e poi nella gestione di una gelateria. Un impegno quotidiano che, come spesso accade nelle dinamiche di dipendenza economica, non le era mai stato riconosciuto con una retribuzione. Quando il matrimonio entra in crisi, la donna trova la forza di agire legalmente: nel 2019 avvia una causa di lavoro per ottenere i diritti che le spettavano.
È in questo momento che la vicenda prende la svolta più terribile. Temendo una condanna e la prospettiva di dover risarcire la ex moglie, Claudio Nanni decide di eliminarla. Pianifica l’omicidio con lucidità inquietante e incarica un conoscente, Pierluigi Barbieri, di eseguire il delitto. La notte del 6 febbraio 2021 i due trasformano una casa qualunque in uno dei luoghi simbolo della violenza contro le donne in Italia.
Il programma ricostruisce passo dopo passo il lavoro degli investigatori, le tracce che hanno portato alla verità e il percorso giudiziario culminato il 19 luglio 2022, quando la Corte d’Assise di Ravenna condanna entrambi all’ergastolo. Una sentenza confermata anche in appello e poi resa definitiva dalla Cassazione, segno della solidità di un impianto accusatorio che ha restituito dignità alla memoria della vittima.
Attraverso le testimonianze dei familiari, i momenti ricreati dagli attori e il racconto delle istituzioni, Amore Criminale entra nel cuore della storia di Ilenia, mostrando non solo la violenza del gesto finale, ma anche il contesto di sopraffazione, sfruttamento e paura che spesso precede un femminicidio. Un contesto che non riguarda solo la vita privata delle vittime, ma che interroga la società nel suo insieme, rivelando quanto la violenza domestica sia ancora radicata e diffusa.
Il programma, realizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, e con il patrocinio della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, si conferma un presidio fondamentale di informazione e consapevolezza, un luogo televisivo dove la memoria delle vittime non si spegne e la denuncia resta viva.
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