LA VICENDA
Riccardo Cotarella
Report stasera in tv su Rai 3, domenica 2 marzo, torna con l'inchiesta Il re del vino che si concentra su Riccardo Cotarella. Il protagonista è un noto enologo con clienti illustri come Sting e Brunello Cucinelli. Nonostante la sua Fondazione raccolga fondi per beneficenza, sorgono dubbi sui suoi investimenti in Argentina che potrebbero contraddire il suo spirito filantropico.
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Sui social del programma, sotto il video che mostra solo un'anteprima del sercizio, scrivono: "Riccardo Cotarella è uno degli enologi più famosi e influenti al mondo, conosciuto come il re del vino, ha seguito e migliorato i prodotti di centinaia di aziende e creato vini per personaggi famosi in tutto il mondo fino a guadagnarsi l’appellativo di enologo dei vip. Alla sua corte Massimo D’Alema, Sting e anche Bruno Vespa. Ma il mondo dell’azienda Cotarella non si limita al vino e riguarda anche numerosi progetti sociali portati avanti attraverso la Fondazione Cotarella. Report ha indagato su questo tipo di attività".
Non mancano di certo commenti negativi contro questa vicenda. "Di cosa hanno paura?", "Ma perchè questi atteggiamenti verso Report se non si ha nulla da nascondere?" e "Ma esiste ancora qualcosa nel mondo dove non c'è del marcio dietro?".
Chi è Riccardo Cotarella
Riccardo Cotarella è uno degli enologi più rinomati e stimati a livello internazionale, noto per la sua vasta esperienza e professionalità nel settore vitivinicolo. Nato a Monterubiaglio, in provincia di Terni, il 2 luglio 1948, Cotarella ha iniziato la sua carriera studiando enologia a Conegliano Veneto, dove si è diplomato nel 1968. Cotarella ha fondato l'azienda agricola di famiglia, Falesco, insieme al fratello Renzo nel 1979, con l'obiettivo di valorizzare i vitigni tipici dell'Umbria. Due anni dopo, ha costituito una società di consulenze viticole ed enologiche, che oggi è una delle più importanti realtà del settore in Italia.
La sua consulenza è richiesta da oltre 70 cantine in tutta la penisola, tra cui Codice Citra in Abruzzo, Montevetrano e Villa Matilde Avallone in Campania, e Castello di Volpaia in Toscana. Riccardo Cotarella è stato presidente di Assoenologi, l'associazione italiana degli enologi, dal 2013, e copresidente dell'Union Internationale des Œnologues dal 2014. Inoltre, è docente di Viticoltura ed Enologia presso l'Università della Tuscia di Viterbo. Questi ruoli istituzionali testimoniano il suo impegno nel promuovere e migliorare la qualità dei vini italiani a livello nazionale e internazionale. Cotarella è noto per la sua predilezione per il merlot, che ha contribuito a rendere popolare in Italia, ma ha anche lavorato con varietà autoctone come l'aglianico, il gaglioppo, il negro amaro e il nerello mascalese.
La sua filosofia si concentra sulla valorizzazione dei vitigni tipici del sud Italia, contribuendo a una vera e propria rivoluzione enologica nella regione. La sua carriera è stata coronata da numerosi riconoscimenti, tra cui una laurea ad honorem in Economia e Management dall'Università del Sannio per le sue doti gestionali e imprenditoriali. Inoltre, ha ricevuto una laurea honoris causa in Agraria dall'Università della Tuscia per il suo contributo al progresso tecnico e scientifico nei settori della viticoltura e dell'enologia.
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