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GROSSETO

Allevamento abusivo di gamberi esotici, sequestrati crostacei e acquari

Nei guai un trentenne. Gli esemplari venivano venduti online agli appassionati

Roberto Bata

22 Dicembre 2025, 14:50

Allevamento abusivo di gamberi esotici, sequestrati crostacei e acquari

Aveva allestito in casa un vero e proprio allevamento artigianale di crostacei la cui detenzione è vietata – i gamberi della Louisiana (Procambarus clarkii) – perché inseriti nella lista delle cosiddette “specie esotiche invasive”, un elenco di specie animali e vegetali considerate particolarmente dannosi per gli ecosistemi del nostro Paese. Ma è stato individuato dai Carabinieri Forestali del Nucleo investigativo di Polizia ambientale agroalimentare e forestale di Grosseto con i militari del Nucleo Carabinieri Cites di Arezzo, che hanno condotto un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Grosseto. E così un trentenne grossetano è finito nei guai. 

I militari, intervenuti nell'abitazione del giovane, hanno trovato un vero e proprio allevamento artigianale di questi crostacei. Dalla prime indagini svolte dai Carabinieri Forestali è emerso che venivano catturati nei corsi d’acqua della Maremma per poi essere destinati all’allevamento e alla riproduzione in cattività: le nuove nascite erano poi destinate ad alimentare il mercato online degli appassionati di acquari. Al termine del controllo tutti gli esemplari di gambero e le strutture utilizzate per la loro detenzione sono stati sequestrati dai carabinieri.

"La specialità Forestale dell’Arma – dichiarano dai carabinieri – è attenta alle attività di controllo finalizzate al contenimento della diffusione di specie aliene dannose per gli ecosistemi, in particolare questo crostaceo, non autoctono del nostro territorio, risulta molto aggressivo tanto da primeggiare nello sfruttamento delle risorse (soprattutto per cibo e rifugi) a scapito degli altri gamberi tipici dei nostri ambienti di acque dolci. Questa specie, estremamente vorace, esercita una pressione predatoria significativa su anfibi e altri invertebrati, mettendone a rischio la sopravvivenza, nonché contribuisce alla riduzione della presenza di vegetazione nelle zone umide. Considerate le dinamiche di competizione e predazione sulle specie native, può provocare importanti stravolgimenti sulla struttura e composizione degli habitat, di cui può modificare la rete trofica e alterare le comunità, contribuendo al degrado generalizzato della qualità delle zone umide e quindi alla riduzione della biodiversità".

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