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L'omicidio di Chiara Poggi

Delitto di Garlasco, le stoccate di Andrea Sempio: "Tenteranno di creare un mostro. Le mie foto? Non capisco perché hanno fatto scandalo"

Ampia intervista a Quarto Grado

Redazione Web

12 Dicembre 2025, 21:29

Delitto di Garlasco, le stoccate di Andrea Sempio: "Tenteranno di creare un mostro. Le mie foto? Non capisco perché hanno fatto scandalo"

Andrea Sempio

Nel corso della puntata di Quarto Grado, condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero, in onda questa sera – venerdì 12 dicembre – su Retequattro, andrà in onda una nuova intervista ad Andrea Sempio, la prima dopo i risultati della perizia della dottoressa Albani.

 

A seguire, alcuni estratti dell’intervista:


Hai letto la perizia della dottoressa Albani, sei sorpreso dalle conclusioni?

«Sorpreso no perché in buona sostanza ha confermato quello che anche i miei consulenti mi ripetevano da mesi. Sono però molto contento che sia arrivata finalmente perché questa cosa del DNA è stato il grosso peso che ho avuto sulle spalle in tutti questi mesi. Però in giro vedo un sacco di interpretazioni un po' tirate per i capelli, un po' come se qualcuno volesse vederci del male a tutti i costi. A me è sembrata una perizia molto chiara e che ha appianato tantissimi punti. Quindi io sono contento che finalmente sia arrivata. L'unica cosa che mi viene da dire è che si parla di linea paterna, e tutti associano all'idea papànonnofratelli, ma in realtà sarebbe la linea patrilineare, che in realtà prende da quando quell'Y, quella linea familiare, si è originata in Italia. Quindi in realtà, fosse anche quello, non è detto che sia per forza un mio parente diretto tutt'oggi. Può anche essere che 500 anni fa, quando si è creata la linea familiare che oggi è portato ai Sempio, in giro in Italia ci siano altre persone che condividono questa cosa e che oggi non siano imparentati con me».

 

Anche con i vari incontri come quello di questi giorni a Roma con avvocati e consulenti si cercherà di capire come potrebbe essere finito il tuo DNA o quello della linea paterna della tua famiglia sulle unghie di Chiara.

«Allora ci sono sicuramente stanze in cui io passavo più spesso il tempo, che poi sono quelle che ho già raccontato più volte. Erano legate principalmente al fattore videogiochi, quindi la saletta al piano di sotto e la camera di Chiara. Quindi quelle erano le stanze dove io passavo più tempo e dove immagino ci sia stata più probabilità di contaminazione. Poi, in realtà, ci sono anche tanti altri punti che abbiamo ricostruito durante questi incontri. Quando sarà il momento ne parleremo, ne parleranno i miei consulenti».

 

Ricordi quando sei stato per l'ultima volta a casa di Chiara Poggi?

«Allora, l'ultima volta di preciso, quella non me la ricordo. So che l'ultima volta che abbiamo avuto un incontro, io e Marco, prima dell'evento era stato il 4 agosto, perché ci eravamo visti di sicuro, alla sera. Non ricordo esattamente se in quella data io so fossi entrato in casa o meno. Può essere, è probabile, magari prima di uscire, quando passavamo a prenderlo, magari sono entrato, non lo ricordo esattamente con certezza. Però se non era quel giorno, comunque, sempre in quei giorni lì, se non era il 4, sarà stato comunque nei giorni precedenti».

 

Nei giorni scorsi sono state pubblicate le tue foto del pomeriggio del 13 agosto del 2007 davanti alla casa di Chiara. Che effetto ti ha fatto rivederti?

«In realtà non è che mi ha fatto un effetto particolare. Io non sapevo dell'esistenza di queste foto. Allora, all'inizio io la notizia l'ho ricevuta come ‘Sono uscite le tue foto in via Pascoli’. Ho detto: ‘Oddio, cosa vuol dire questa cosa?’. E poi dopo, quando finalmente ho visto le foto, erano appunto le foto di quella giornata. A me sembra né più né meno una conferma di quello che io ho detto. Tutto lì. Non vedo perché abbiano fatto così scandalo. Mi sembra un altro di quei dati che qualcuno vuole rigirare in negativo a tutti i costi».

 

Hai paura che nei prossimi mesi possano uscire delle nuove prove contro di te?

«No. Secondo me se iniziano a mancare alcuni presupposti tecnici, come può essere magari il discorso del DNA, quello poi lo vedremo, uno degli attacchi che mi arriverà sarà il tentare di creare un mostro, perché se non hai più quello a cui attaccarti, devi colpire da un'altra parte. Quindi io non credo che dalle indagini verrà fuori qualcosa di particolare, ma sicuramente, qualora dovesse uscire qualcosa, anche di non così negativo, secondo me c'è dietro una grande forza che vuole travisare il tutto. Questo sì. Non guidata dagli inquirenti, non c'entra con le indagini. Parlo del tutto quello che c'è attorno».

 

Molti si chiedono se Andrea Sempio non ha nulla da nascondere perché non si fa interrogare dagli inquirenti?

«Questa è una scelta condivisa, una scelta difensiva condivisa coi miei avvocati. Quindi loro mi hanno consigliato così, loro questa cosa l'hanno già spiegata più volte in altre occasioni. Io mi fido dei miei avvocati, seguo quello che dicono loro. Qualora loro riterranno che sarà il momento di farsi sentire, lo faremo».

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