L'omicidio di Chiara Poggi
L'avvocato Cataliotti con l'avvocato De Rensis
“Quanto vale la perizia della perita Denise Albiani?”. Liborio Cataliotti, legale di Andrea Sempio, si affida a un gesto eloquente: zero, fa con le dita. È durissima la reazione della difesa dell’indagato per la morte di Chiara Poggi a Mattino 5, che si è occupata giovedì 4 dicembre del delitto di Garlasco, in particolare con la discussione sulla perizia della dottoressa Albiani sul Dna sotto le unghie di Chiara Poggi, riconducibile per l’esperta ad Andrea Sempio o alla sua famiglia.
“Non è detto che il dna sia da contatto diretto, non è detto nulla. Il perito – sostiene Cataliotti – avrebbe potuto anche cavarsela dicendo «Mi avete chiesto di fare una valutazione statistica, io quella vi do». Senza quei commenti, o meglio, senza quelle premesse che invece rendono pregnante di significato la perizia stessa”. Cataliotti ribadisce che la perita è stata brava, ma che semplicemente quello che si sta analizzando non è un dato scientifico.

Gli avvocati Cataliotti e Taccia
Secondo Cataliotti l’analisi di quei dati è controversa. “Lo dice la stessa dottoressa Albiani – afferma – lei dice «Io procedo a una valutazione statistica nella consapevolezza che si possa trattare di un artefatto, perché è un aplotipo Y misto, perché è materiale degradato e in ragione di ciò, perché non sono state fatte repliche con quantitativi identici di quei 10 microlitri di materiale a disposizione e perché gli stessi esiti di quelle repliche fatte con materiali diversi, nessuna ha dato un risultato uguale all'altra. Tanto che la dottoressa Albiani, ve lo dico già, conclude non si possono tecnicamente neanche definire repliche. Può essere un artefatto».”
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