L'omicidio di Chiara Poggi
L’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti
L’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione dalla procura di Brescia, ha rilasciato un’intervista a Ore 14 Sera, la trasmissione di Rai 2 condotta da Milo Infante. Ore 14 Sera giovedì 27 novembre ha approfondito a lungo gli ultimi sviluppi nelle indagini del delitto di Garlasco.
“Il 26 settembre mi è caduto il mondo addosso – racconta Venditti – vedersi oggetto di un decreto di perquisizione alle 7 del mattino in contemporanea con il primo telegiornale. Mentre i finanzieri stanno entrando in casa mia, il Tg1 già riportava la notizia che era in corso questa perquisizione. Come ho appreso dal giornale di essere stato iscritto come indagato agli atti della Procura di Brescia. Poi, dopo i tre annullamenti da parte del riesame, finalmente comincio a trarre un sospiro di sollievo. Forse qualcuno comincia a rendersi conto che c'è stato un grande abbaglio”.
Secondo la Procura di Brescia, Venditti è il presunto corrotto nell’archiviazione di Andrea Sempio. “Non è un'accusa infondata – afferma l’ex magistrato – è un'accusa ridicola. Io ho presentato una richiesta di archiviazione di ben 20 pagine, che non è una cosa normale. Il gip, dottor Lambertucci, nel suo decreto di archiviazione ha aggiunto altre 10 pagine, scrivendo anche che io ho svolto quelle indagini per un eccesso di zelo, perché mi sarei dovuto fermare prima. Non l'avrei neanche dovuta iniziare quella indagine, perché c'è un giudicato secondo cui c'è un solo responsabile dell'omicidio e che quel responsabile è Alberto Stasi. Svolgo comunque le indagini e arrivo alla famosa richiesta di archiviazione accolta dal dottor Lambertucci”.
L'intervista a Ore 14 Sera
“Ritornando quindi all’indagine per corruzione inerente al caso Garlasco, aperta dalla Procura di Brescia, lei ha mai pensato che forse il suo nome potrebbe essere stato fatto da qualcuno della Polizia Giudiziaria di Pavia?”, viene chiesto a Venditti.
“Lo escludo – la sua risposta – perché conosco queste persone, perché parliamo del luogotenente Sapone e del maresciallo Spoto, che sono delle persone degnissime, che sono state per oltre 40 anni nei Carabinieri, hanno sempre svolto il loro lavoro con grande efficienza, con grande dedizione e io lo escludo assolutamente. Sono sicuro della lealtà dei Carabinieri in generale e di questi due Carabinieri in particolare, come sono sicuro anche della lealtà degli avvocati. Se hanno percepito dei soldi per la difesa Sempio, sono soldi che hanno preso gli avvocati, ma escludo che gli avvocati mi abbiano in qualche modo, tra virgolette, venduto”.

Silvio Sapone
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