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Una foto del giorno dell'assassinio
Oggi, 22 novembre, ricorre l’anniversario dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, 35º presidente degli Stati Uniti, ucciso a Dallas, Texas, nel 1963. Si tratta di uno dei casi più noti e controversi del XX secolo, ampiamente indagato da commissioni ufficiali e continuando a generare interesse e dibattito in tutto il mondo.
I fatti dell’assassinio
Kennedy fu colpito mentre si trovava in corteo presidenziale a Dealey Plaza, insieme alla moglie Jacqueline, al governatore del Texas John Connally e alla moglie di quest’ultimo. Secondo le ricostruzioni, spari di calibro ridotto furono esplosi da una finestra del Texas School Book Depository, colpendo il presidente al collo e alla testa. Kennedy morì poco dopo a causa delle ferite.
Nell’episodio perse la vita anche l’agente di polizia J.D. Tippit, ucciso da Lee Harvey Oswald, arrestato come unico sospettato. Oswald fu a sua volta assassinato da Jack Ruby pochi giorni dopo, mentre era sotto custodia delle autorità.

Le indagini ufficiali
La Warren Commission, istituita dal presidente Lyndon B. Johnson e guidata dal giudice Earl Warren, concluse nel 1964 che Oswald agì da solo, sparando tre colpi, di cui due colpirono Kennedy. Le investigazioni furono estremamente dettagliate, comprendendo oltre 25.000 interviste e 2.300 rapporti FBI, confermando che i colpi furono esplosi da dietro, dal deposito di libri.
Successivamente, altre commissioni federali, tra cui la House Select Committee on Assassinations (HSCA), hanno ipotizzato la possibile presenza di un secondo tiratore, suggerendo scenari di cospirazione, sebbene senza identificare con certezza eventuali complici. Alcune delle prove su cui si basava la HSCA, come registrazioni audio, sono poi state smentite dal Dipartimento di Giustizia USA. Commissioni come il Church Committee hanno evidenziato inoltre carenze e occultamenti di informazioni da parte di FBI e CIA negli anni successivi.

Documenti declassificati e teorie sul caso
Dal 2017 in poi, diversi documenti segreti sono stati declassificati e resi pubblici dagli Archivi Nazionali USA, rivelando dettagli sui tentativi della CIA di assassinare Fidel Castro e alimentando teorie su possibili collegamenti con operazioni statunitensi contro Cuba. Alcuni documenti sollevano interrogativi su presunti coinvolgimenti internazionali, compresi legami con la Spagna, ma la versione ufficiale continua a indicare Oswald come autore solitario dell’omicidio.
A 60 anni di distanza, l’assassinio di John F. Kennedy resta uno degli eventi più discussi della storia moderna, simbolo di misteri, investigazioni e teorie che hanno attraversato decenni e continui dibattiti internazionali.
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