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L'OMICIDIO

Tragedia a Muggia, la comunità risponde con una colletta per sostenere la famiglia

Cassetta in Duomo e conto corrente per aiutare i parenti del bambino di 9 anni

Carolina  Brugi

20 Novembre 2025, 15:16

La parrocchia Santi Giovanni e Paolo di Muggia

La parrocchia Santi Giovanni e Paolo di Muggia

La comunità di Muggia si è unita nel dolore per la tragica scomparsa di Giovanni Trame, il bambino di 9 anni ucciso dalla madre. In questo momento di grande difficoltà, la parrocchia Santi Giovanni e Paolo di Muggia, guidata dal parroco don Andrea Destradi, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere il padre, Paolo Trame, e la famiglia nelle spese e per le necessità immediate, comprese quelle funebri.

All’interno della chiesa è stata collocata una cassetta per le offerte, mentre chi preferisce contribuire tramite bonifico può utilizzare il conto corrente messo a disposizione dalla parrocchia.

Il caso di Giovanni Trame

Il caso ha scosso profondamente l’intero Paese. Giovanni è stato ucciso da sua madre, Olena Stasiuk, con un coltello alla gola. La donna, di origini ucraine, è stata arrestata per omicidio volontario aggravato ma attualmente è ricoverata in ospedale per accertamenti psichiatrici. È stata inoltre disposta una perizia medico-psichiatrica per valutare le sue condizioni mentali e la compatibilità con la custodia cautelare in carcere. La madre ha confessato il gesto.

Si è appreso che il padre, Paolo Trame, era da anni in contenzioso legale con l’ex moglie, avendo manifestato preoccupazioni riguardo ai suoi squilibri psichici e ritenendo pericoloso lasciarla sola con il figlio. Nonostante ciò, il tribunale aveva comunque consentito visite alla madre. La Procura della Repubblica prosegue le indagini per chiarire le dinamiche che hanno portato alla tragedia. Il caso ha inoltre spinto il Ministero della Giustizia a esaminare le modalità con cui il Tribunale di Trieste aveva disposto le visite della madre.

Funerali pubblici e vicinanza alla famiglia

I funerali del piccolo Giovanni saranno pubblici, come reso noto da don Andrea Destradi, che da tempo segue con attenzione i familiari e li assiste in questo momento drammatico. Non c'è ancora una data perché, secondo quanto si apprende, la Procura non avrebbe ancora firmato il relativo nulla osta.

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