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L'OMICIDIO

Femminicidio di Jessica Stappazzollo: 27 coltellate e un braccialetto nascosto, l’Italia sotto shock

Il suo ex compagno, Douglas Reis Pedroso, ha confessato l’omicidio. Jessica lo aveva già denunciato, ma le misure di protezione non sono bastate

Carolina  Brugi

01 Novembre 2025, 14:50

Jessica Stappazzollo

Jessica Stappazzollo

Il tragico femminicidio di Jessica Stappazzollo Custodio de Lima, 33 anni, originaria del Brasile, è tornato a scuotere la cronaca italiana con nuovi dettagli emersi dalle indagini e dall’interrogatorio del suo ex compagno Douglas Reis Pedroso, 41 anni. La vittima è stata brutalmente uccisa nella notte tra domenica e lunedì nella loro abitazione a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, con un numero considerevole di coltellate, ben 27, di cui almeno due fatali al cuore che hanno causato un rapido shock emorragico.

Douglas Reis Pedroso, già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti episodi di violenza ai danni di Jessica, aveva un divieto di avvicinamento alla donna e doveva indossare un braccialetto elettronico per monitorare i suoi spostamenti, ma al momento dell’omicidio era sprovvisto del dispositivo, che è stato ritrovato nascosto nel garage dell’abitazione della madre di Jessica. Il coltello insanguinato usato per l’aggressione è stato recuperato nell’auto di Pedroso durante le operazioni dei carabinieri.

Nel corso dell’interrogatorio, Pedroso ha ammesso di aver commesso l’omicidio ma ha dichiarato di avere “buchi di memoria” dovuti all’assunzione di alcol e cocaina la sera stessa. Ha raccontato di essersi svegliato accanto al corpo senza vita di Jessica e di aver tentato il suicidio telefonando ai carabinieri dopo l’aggressione. Sul letto sono stati trovati residui di cocaina e una banconota arrotolata, utilizzata presumibilmente per assumere la droga. L’uomo si trova ora in custodia cautelare nel carcere di Montorio a Verona, con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Il caso sottolinea ancora una volta la complessità delle dinamiche di violenza domestica e di genere: Jessica aveva denunciato in passato le violenze subite, ma, come purtroppo spesso accade, le misure protettive non sono state sufficienti a prevenire la tragedia. La comunità di Castelnuovo del Garda è sconvolta e quanto accaduto ripropone con forza il tema della tutela delle vittime e della prevenzione dei femminicidi, soprattutto nelle relazioni malate caratterizzate da dipendenza affettiva e abuso di sostanze.

La magistratura e le forze dell’ordine continuano a indagare per fare piena luce sulla vicenda e per evitare che simili drammi si ripetano.

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