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Delitto Garlasco

Delitto di Garlasco, parla il padre di Sempio indagato per corruzione: "Sono passati tanti anni, non ricordo cosa ho dentro i telefoni"

Intevista esclusiva a Quarto Grado

Giovanni Ramiri

01 Novembre 2025, 02:08

Delitto di Garlasco, parla il padre di Sempio indagato per corruzione: "Sono passati tanti anni, non ricorda cosa ho dentro i telefoni"

Giuseppe Sempio

 Nel corso della puntata di “Quarto Grado”, condotta da Gianluigi Nuzzi - in onda ieri sera, venerdì 31 ottobre, su Retequattro – è intervenuto, Giuseppe Sempio, padre di Andrea, che racconta le sensazioni dopo che ieri è stato inserito nel registro degli indagati dalla procura di Brescia nell’indagine per corruzione.

 

Gianluigi Nuzzi

Di seguito l’intervista telefonica a Giuseppe Sempio:

 

Come va?

«Eh, come vuoi che vada. Di tutto e di più».

 

Ma avete ricevuto un atto di notifica o l'avete saputo solo dalla televisione?

«No, noi l'abbiamo ricevuto dopo un'oretta e mezza. Alle sei e dieci un giornalista diceva questa cosa e alle sette e dieci sono arrivati quelli della finanza».

 

Ma quando hai saputo di essere indagato cosa hai pensato?

«Niente, stiamo ragionando e stiamo capendo un po’, ma di preciso non sappiamo niente».

 

Rispetto a quello che sapevo, i tuoi dispositivi cellulari, computer non sono stati presi dalla finanza o dai carabinieri?

«I telefoni. Ci hanno portato via le solite cose quando sono arrivati qua».

 

Pensi che all’interno di questi dispositivi ci possano essere delle cose diverse da quelle che mi hai sempre raccontato?

«Ma non lo so, chi si ricorda…».

 

Chi si ricorda vuol dire ‘non lo so se ho dato dei soldi a Soldani, che poi li ha dati al magistrato, non lo so se ho corrotto il magistrato…’

«No, ma quella è una cosa che non si capisce, comunque. Vedremo, che ti devo dire. È una cosa che noi non possiamo capire. Stiamo ragionando fra di noi, insomma».

 

Ora, da indagato, hai paura che possano scoprire nei tuoi telefoni vecchi qualcosa o sei sempre tranquillo?

«No, no, guarda. È passato tanto tempo, sono passati gli anni, e quindi sono cose che ormai non te lo ricordi neanche più».

 

Se quei signori lì fossero delle persone che hai corrotto, te lo ricorderesti. Non può essere l'unica cosa che non ti ricordi…

«Quella gente lì non la conosco neanche. Ma adesso bisogna capire bene le cose».

 

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