Delitto di Garlasco, le verità di Sempio: "Lovati non sa nessun segreto su di me. Savu? Non lo conosco"

Una lunga intervista esclusiva ad Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, è andata in onda venerdì 24 ottobre a Quarto Grado, il programma di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, che è tornato a occuparsi del delitto di Garlasco. Sempio ha parlato a lungo, affrontando tutti i temi più attuali.
“Gira la voce, da quello che ho letto sui giornali – afferma Sempio – che una persona è andata a parlare e dice che lo scontrino non è mio e che può documentare questa cosa. Son curioso di vedere come lo documenterà, perché è una cosa totalmente falsa, è una balla, lo dico tranquillamente. Non so chi sia questa persona, se esiste davvero, lo vedremo”.

Andrea Sempio

“Stanno uscendo un sacco di notizie che sono campate per aria, c'è poco da dire – aggiunge Sempio – Non c'è nessun segreto su di me che Lovati (l’ex avvocato di Sempio, ndr) sa e che potrebbe rivelare. Quella cosa lì non c'è. Seconda cosa, nelle apparizioni che ho visto dell'avvocato Lovati lui comunque continua a difendermi, continua a riportare, appunto, che, secondo lui, io non solo non sono stato, ma sono totalmente estraneo alla vicenda, quindi anche il discorso concorso fine. E io per l'avvocato Lovati, comunque, ho sempre rispetto, stima e affetto, perché sono almeno 10 anni che andiamo avanti”.

Massimo Lovati

“Non c'è mai stato nessun pagamento da parte di nessuna trasmissione in cui sono stato – assicura Sempio – e francamente, penso che sia abbastanza facile da verificare. Quello mi sembra proprio l'argomento più semplice”.

“Il discorso della corruzione del magistrato non ha senso – insiste Sempio – non tornano le cifre, non ha senso, anche perché non avrebbe avuto senso corrompere il magistrato, perché comunque non era lui che poteva decidere tra un'archiviazione o meno. Non torna, non tornano le cifre, non tornano le persone, non torna come storia”. “Quando hanno fatto l'ultima perquisizione – ricorda – hanno trovato anche un foglietto in cui mio padre ha annotato tutte le cifre che sono state date agli avvocati eh in quel periodo. In quel foglio, mio padre si è segnato le spese e se le è segnate in migliaia. Ci sono tutti i vari prelievi, 1.000, 2.000, 1.500, quindi quando mio padre vuol scrivere in migliaia, scrive in migliaia. Quando scrive 20, 30, è per dire 20 euro, 30 euro”.

Sempio dice poi di non aver mai visto Flavius Savu. “Lo conosco dai media – spiega – Io questa persona non l'ho mai vista. Io poi non ho mai frequentato le Bozzole. Cioè, nonostante si dica "Eh, ma il le Bozzole, il grande santuario lì vicino al paese, tutti ci andavano"… Io no, non ci andavo”.

Flavius Savu