IL TENTATO OMICIDIO
Una mattinata di sangue che ha sconvolto Milano. Oggi, mercoledì 22 ottobre 2025, una donna di 62 anni, Luciana Ronchi, è stata accoltellata brutalmente in via Giuseppina Grassini, nel quartiere Bruzzano, alla periferia nord della città. La donna è stata colpita con numerosi fendenti, in particolare al volto, al collo e al torace, e si trova ora in condizioni gravissime all’ospedale Niguarda, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico.

Secondo le prime ricostruzioni, Luciana Ronchi sarebbe stata aggredita poco prima delle 10 mentre si trovava nei pressi del proprio condominio, all’altezza del civico 5 di via Grassini. L’uomo l’avrebbe sorpresa appena uscita di casa, in quello che appare come un vero e proprio agguato, colpendola ripetutamente con un coltello. Alcuni testimoni raccontano di aver sentito urla strazianti, tra cui la frase "Te ne devi andare di qua", pronunciata dalla vittima subito prima che venisse colpita.
Dopo un primo tentativo di fuga tra le auto parcheggiate, Luciana sarebbe stata rincorsa e nuovamente ferita in modo devastante. Uno dei colpi avrebbe reciso la vena giugulare, provocando una perdita di sangue copiosa. Gli operatori dell’Agenzia regionale emergenza urgenza sono intervenuti immediatamente, riuscendo a rianimarla dopo diversi minuti di arresto cardiaco, per poi trasportarla in codice rosso al pronto soccorso del Niguarda.
Tutti gli indizi delle prime ore convergono su un nome: l’ex marito della vittima, un uomo di 64 anni che secondo testimoni e vicini di casa si sarebbe dato alla fuga in scooter subito dopo l’aggressione. I carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Leonardo Lesti, hanno aperto un fascicolo per tentato omicidio e stanno conducendo una serrata caccia all’uomo, coadiuvati dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Fonti investigative rivelano che i due ex coniugi, separati da circa tre anni, avevano avuto continui dissidi di natura economica legati alla gestione di precedenti attività commerciali comuni. Una vicina di casa ha riferito che l’uomo "si appostava spesso sotto casa della donna, come se la controllasse", tanto che da settimane la presenza dello scooter era stata notata nel quartiere.
La scena del crimine, in una tranquilla via residenziale tra Bruzzano e Affori, è stata rapidamente transennata. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e acquisito i filmati delle videocamere installate sugli edifici vicini. Diversi abitanti hanno parlato di un rapporto segnato da tensioni, ma nessuno immaginava una simile escalation di violenza. “L’ho vista a terra piena di sangue, non riusciva nemmeno a parlare”, ha raccontato una residente, ancora sotto shock.
L’aggressione di stamattina si inserisce in un contesto drammatico di continue violenze sulle donne. Solo nelle ultime settimane, diversi casi analoghi hanno scosso l’Italia, confermando un fenomeno che le istituzioni non riescono ancora a arginare. A Milano, i centri antiviolenza hanno segnalato un incremento costante delle richieste di aiuto da parte di donne perseguitate da partner o ex compagni.
Luciana Ronchi, al momento, lotta tra la vita e la morte. I medici del Niguarda mantengono la prognosi riservata, mentre le Forze dell’ordine continuano le ricerche del suo aggressore, ormai ricercato in tutta la Lombardia. Un’altra tragedia che riaccende l’emergenza della violenza domestica.
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