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Truffa dei falsi carabinieri: due uomini colti sul fatto con la refurtiva

La coppia è stata arrestata mentre cercava di portar via gioielli e contanti a due anziani

Carolina  Brugi

01 Ottobre 2025, 13:14

I carabinieri recuperano i beni di una coppia di anziani

I carabinieri recuperano i beni di una coppia di anziani

I carabinieri di Capalbio, in collaborazione con il nucleo operativo di Orbetello, hanno smascherato e arrestato due uomini responsabili di una truffa ai danni di persone anziane, recuperando gioielli e contanti sottratti poco prima. L’operazione è stata possibile grazie all’intuito dei militari e al coordinamento tra le diverse unità dell’Arma.

Tutto è iniziato quando una pattuglia ha notato due individui sospetti intenti a risalire in macchina dopo aver pranzato in un locale. I due, non residenti in zona, non hanno fornito spiegazioni convincenti sulla loro presenza, e il veicolo risultava noleggiato a nome di un’altra persona. Pur non essendoci motivi immediati per il fermo, i Carabinieri hanno segnalato la situazione al nucleo operativo e alla centrale operativa del comando provinciale, attivando un allarme per possibili truffe o altri reati contro il patrimonio.

L’allerta ha dato subito risultati: poco dopo, da Grosseto è arrivata la segnalazione di una truffa a una coppia di coniugi. I due erano stati contattati telefonicamente da un sedicente carabiniere, che li aveva convinti a mostrare denaro e gioielli a un complice, presentatosi poi alla loro abitazione.

Nel pomeriggio, i militari hanno intercettato nuovamente la vettura sospetta. Durante la perquisizione, sono stati recuperati gioielli e 1.500 euro in contanti nascosti nell’abbigliamento intimo e nelle scarpe dei due sospettati. Tra gli oggetti anche la fede nuziale dei coniugi truffati.

Le vittime, contattate dai veri carabinieri di Grosseto, hanno così potuto recuperare l’intera refurtiva. I due uomini, ritenuti presunti innocenti fino a sentenza definitiva, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.

L’operazione conferma l’efficacia del coordinamento tra le stazioni locali e il nucleo operativo, e sottolinea l’importanza della prudenza e della segnalazione tempestiva di situazioni sospette.

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