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LUTTO

È morto Luigi Vagaggini, il ricordo dei sindaci dell'Amiata

Balocchi: "La prossima battaglia sarebbe stata la trasformazione del nostro Parco delle miniere in Ente parco nazionale. La porteremo avanti anche nel suo ricordo"

Roberto Bata

23 Agosto 2025, 15:37

È morto Luigi Vagaggini, il ricordo dei sindaci dell'Amiata

Luigi Vagaggini aveva 74 anni

È morto Luigi Vagaggini. Aveva appena compiuto 74 anni, è scomparso a Roma dove viveva con la moglie Maria Rosa e le figlie Patrizia e Chiara: da tempo era malato, era stato sottoposto di recente a un intervento chirurgico e negli ultimi giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate. È stato una figura significativa per la politica locale, in particolare per l'Amiata, e non solo. 

Dal 1985 al 1999 è stato sindaco di Marciana, nell'Elba, terra d'origine della moglie; nel maggio 2014 è stato eletto sindaco di Piancastagnaio e confermato nel 2019, ricoprendo la carica fino al 2024. Dopo l’esperienza come primo cittadino aveva assunto la guida del Parco nazionale Museo delle miniere dell’Amiata, ricoprendo attualmente il ruolo di Commissario straordinario del Consorzio. Nel febbraio 2025 il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aveva prorogato il suo incarico per altri sei mesi.

Il ricordo su X di Antonio Tajani

La scomparsa di Luigi Vagaggini ha provocato profondo cordoglio anche in provincia di Grosseto. Il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, lo ha ricordato con un lungo post. 

"Luigi Vagaggini se n’è andato – scrive Balocchi –. Ho avuto il privilegio di conoscerlo e anche di scontrarmi con lui, durante i suoi due mandati da sindaco di Piancastagnaio, mentre io ero sindaco di Santa Fiora e per un anno Commissario del Parco delle Miniere dell’Amiata. Il nostro rapporto è sempre stato connotato da stima e, per certi versi, da sano spirito di competizione: io che mi davo da fare, e lui che non voleva farsi sorpassare. E ci sfottevamo per questo. Per anni non ci siamo parlati, ma ci siamo punzecchiati a distanza, dopo un celebre litigio. Poi ci siamo ritrovati, con una telefonata e un incontro chiarificatore, in occasione dell’approvazione del decreto che consentiva il rinnovo ventennale delle concessioni geotermiche, un risultato a cui aveva lavorato con grande determinazione. Abbiamo convenuto che si trattava di un’occasione storica per l’Amiata e abbiamo deciso di giocarla insieme, dividendoci i compiti: lui le relazioni con il Governo, io con la Regione. Da lì è iniziato un lavoro in simbiosi durato oltre un anno. Ho visto la sua passione, la sua tenacia, la sua infaticabile dedizione, che lo portavano da Roma a Firenze a Torino anche quando la salute non glielo avrebbe consentito. Ha messo a disposizione il suo enorme patrimonio di relazioni per una causa che andava a beneficio di tutti. Il risultato è un accordo che porta in Amiata 150 milioni di investimenti: resterà anche come suo capolavoro politico". 
"Luigi – ricorda ancora Balocchi – ha ricoperto altri ruoli importanti, da sindaco di Marciana a capo segreteria al ministero dell’Ambiente, e non solo. È stato storico presidente e attuale commissario del Parco delle Miniere dell'Amiata. Gli sarebbe piaciuto guidare il Parco dell’Arcipelago Toscano: sentiva quella come la sua ultima missione, ma circostanze politiche non lo hanno consentito. La sua salute, poi, è improvvisamente peggiorata in maniera inattesa. Non ho avuto nemmeno il tempo di abituarmi all’idea di non sentirlo più ogni pochi giorni, per un consiglio o per organizzare insieme qualche iniziativa che richiedesse il suo impegno. La prossima battaglia sarebbe stata la trasformazione del nostro Parco delle Miniere in Ente Parco Nazionale. Non ha potuto combatterla, ma la porteremo avanti anche nel suo ricordo. Mi auguro che tanti si rendano conto di quanto questa sfida serva al nostro territorio e possano sostenerla: sarebbe un nuovo successo che porterebbe ancora il segno del suo passaggio. Sì, siamo tutti di passaggio, ma l’importante è lasciare il segno, dare un senso alla nostra esistenza. Luigi lo ha fatto, senza mai restare indifferente, mettendo in gioco tutta la sua tempra e consumando le proprie energie nelle cause in cui credeva. Grazie di tutto, caro amico e avversario. Da oggi mi sento più solo, e credo non solo io".

Anche Giovanni Gentili, il sindaco di Pitigliano – località cui Giovanni Gentili era particolarmente legato per averla frequentata in gioventù –, ha voluto ricordarlo: "Ho appena appreso la terribile notizia della morte di Luigi Vagaggini – scrive Gentili –. Luigi, oltre ad essere un amico, è stato un collega come sindaco di Piancastagnaio e si era candidato anche nel nostro Comune, a cui era particolarmente legato. A lui e alla sua famiglia va il mio abbraccio e quello della nostra comunità. Con Luigi condividevamo le esperienze di Fede che hanno contribuito alla nostra formazione personale e sociale. Sono certo che adesso riposa nella pace. A Dio!". 
 Luigi Vagaggini e Giovanni Gentili
Il ricordo del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani

"Sono profondamente rattristato – dice Eugenio Giani – per la scomparsa improvvisa di Luigi Vagaggini, già sindaco di Piancastagnaio e, in precedenza, a lungo sindaco di Marciana sull’Isola d’Elba, recentemente alla guida del Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata. È stato un uomo leale, di grande impegno e passione, che si è sempre dedicato con spirito di servizio alla sua comunità e all’interesse generale. Un autentico interprete dei problemi e delle soluzioni per il Monte Amiata e per le comunità che lo abitano, capace di coniugare visione e concretezza. Per me è stato anche un grande amico, che recentemente ha dato un contributo importante nel percorso che ha portato all’accordo capace di aprire nuove prospettive di solidi impegni per la geotermia in Toscana. Alla sua famiglia e alla comunità tutta va il mio più sincero cordoglio, insieme al ricordo di una bella personalità che ha illustrato la Toscana con il suo esempio civile e istituzionale". 

“La scomparsa di Luigi Vagaggini – dice Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d'Italia – mi addolora profondamente. Ho avuto l’onore di conoscerlo e di condividere con lui un rapporto di amicizia sincera, oltre che di stima politica e personale. Luigi è stato un amministratore appassionato e capace, che ha sempre messo al centro l’interesse delle comunità che ha guidato, da Piancastagnaio a Marciana Marina, fino al suo recente impegno per il Parco delle miniere dell’Amiata. Alla sua famiglia, ai suoi cari e all’intera comunità amiatina rivolgo le più sentite condoglianze. La sua eredità umana e politica resterà un punto di riferimento per tutti noi”. 

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