GROSSETO
Aurora Bellini non c'è più e nulla potrà restituirla alla famiglia e agli amici. Ma adesso è necessario anche fare chiarezza su che cosa l'abbia strappata alla vita a soli 19 anni, in un momento spensierato come la gita scolastica.
Per questo sono in corso tutti gli accertamenti necessari a chiarire le cause della morte della studentessa dell'Istituto "Manetti-Porciatti" di Grosseto, stroncata da un malore nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 marzo mentre si trovava sul traghetto che da Napoli stava portando la sua classe a Palermo, a circa 40 miglia dalla costa. L'ipotesi più accreditata al momento resta quella di un infarto, ma ogni ipotesi resta al vaglio degli investigatori che hanno sequestrato tutti gli effetti personali della ragazza, compresi i medicinali che portava con sé.
Attualmente la salma è stata trasferita all'obitorio di Nocera Inferiore (Salerno), a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha già disposto l'autopsia. L'agenzia Adnkronos riferisce che la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituti Giuliana Moccia) ha aperto un fascicolo contro ignoti e il reato che sarà ipotizzato è presumibilmente quello di omicidio colposo, atto dovuto per poter aprire le indagini.
I compagni di classe e i docenti dell'Istituto scolastico "Manetti-Porciatti" di Grosseto sono in attesa di un imbarco da Palermo per tornare a casa. Senza Aurora.
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