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Grosseto

Giovane tunisino arrestato dai Carabinieri: in un'ora ha commesso reati per spaccio, rapina e furto

Roberta Bogi Pagnini

07 Marzo 2025, 16:45

In meno di un'ora, un giovane tunisino di vent'anni è riuscito a compiere una serie di atti criminosi nel centro di Grosseto, tra cui l'offerta di sostanze stupefacenti, la rapina a un adolescente e il furto in un negozio, dal quale ha sottratto il registratore di cassa.

Le dettagliate indagini condotte dai Carabinieri hanno ricostruito meticolosamente i movimenti, la modalità d'azione e la dinamica degli eventi criminosi, permettendo di incastrare il presunto responsabile. I Carabinieri del nucleo operativo di Grosseto hanno proceduto all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Grosseto su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il destinatario del provvedimento è un giovane già noto alle forze dell'ordine, identificato come il presunto autore di due rapine, un tentativo di spaccio di sostanze stupefacenti e un furto aggravato. Tutti i reati si sono verificati il 5 febbraio scorso in città. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane ha operato con grande rapidità e a volto scoperto.

La prima delle due rapine si è svolta nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Grosseto, dove il giovane ha avvicinato un coetaneo proponendogli della droga. Al rifiuto opposto, ha reagito minacciandolo con un coltello per rapinarlo. La seconda rapina ha avuto luogo presso un esercizio commerciale nel centro di Grosseto, dove, dopo aver minacciato il titolare prima con un pugno e poi con una bottiglia, si è impossessato del registratore di cassa contenente 1000 euro. Grazie a diverse testimonianze raccolte e alle immagini degli impianti di videosorveglianza acquisite, i militari sono riusciti a ricostruire in dettaglio i movimenti del rapinatore, le sue azioni e le vie di fuga utilizzate. Il giovane, che deve ritenersi innocente fino a prova contraria come garantito dalla legge, è stato trasferito nel carcere di Livorno, dove è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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