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Maxi sequestro da 1,6 milioni di euro della Guardia di Finanza: sequestrate unità immobiliari anche a Grosseto

Giulia Biagi

06 Marzo 2025, 17:13

Maxi sequestro da 1,6 milioni di euro della Guardia di Finanza: sequestrate unità immobiliari anche a Grosseto

Sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, la Guardia di Finanza di Ravenna ha effettuato un sequestro preventivo di beni per un totale di circa 1,6 milioni di euro. Tale misura interessa quattro persone accusate di un'estesa frode fiscale, orchestrata tramite l'emissione di fatture per operazioni inesistenti. L'intervento è stato eseguito dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Cervia sotto il coordinamento della Procura modenese.

Le indagini hanno rivelato un complesso sistema illecito incentrato su una società cooperativa con sede a Cervia, costituita con la finalità esclusiva di eludere la normativa sui contratti di lavoro e di fornire manodopera illegalmente a numerose imprese del Nord Italia operanti nei settori del turismo, dell'ospitalità e della logistica. La cooperativa, priva delle necessarie autorizzazioni per agire come agenzia di lavoro interinale, avrebbe assunto 1.033 lavoratori, sottraendosi al versamento dei contributi previdenziali e fiscali dovuti. Gli investigatori hanno scoperto che le fatture false emesse nell'ambito di tale frode superavano i 15 milioni di euro. Per evitare il pagamento degli importi dovuti al fisco, gli indagati avrebbero fatto uso di compensazioni fittizie con crediti d'imposta inesistenti, provocando un grave danno all'Erario e privando i lavoratori delle necessarie tutele previdenziali e della formazione obbligatoria in materia di sicurezza.

Contestualmente, la Guardia di Finanza ha condotto approfonditi accertamenti patrimoniali per individuare i beni riconducibili agli indagati. A seguito di questi controlli, sono state sequestrate 15 unità immobiliari situate nelle province di Modena, Ravenna, Grosseto e Napoli, oltre a una somma di circa 300.000 euro presente su conti bancari. L'inchiesta è attualmente nella fase delle indagini preliminari e prosegue per ricostruire l'intera rete di responsabilità. Gli indagati, ai sensi della legge, devono essere considerati presunti innocenti fino a un'eventuale sentenza definitiva.

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