ORBETELLO
"Il progetto produce un impatto significativo non mitigabile sulla componente paesaggio con trasformazioni di lungo periodo del paesaggio rurale identitario". Così sostiene la Regione Toscana, esprimendo parere negativo nell’ambito del procedimento di Valutazione di impatto ambientale statale relativo al progetto di realizzazione di un impianto agrifotovoltaico a terra della potenza di circa 69,9MWp nel Comune di Orbetello, proposto da Aiem Green. Una posizione che il Comitato Maremma Viva accoglie "con grande soddisfazione".
"Riteniamo importante – dichiarano da Maremma Viva – che il Comune di Capalbio abbia reso nell’ambito della procedura di Via un parere sfavorevole, evidenziando la contrarietà dell’intervento per gli aspetti di carattere paesaggistico, di localizzazione e di cumulo con altri progetti. Il Consiglio comunale di Capalbio, al quale va il nostro plauso, è da tempo attento a verificare la compatibilità di interventi così invasivi rispetto al modello di sviluppo di un territorio. Condividiamo le posizioni espresse in più occasioni dal sindaco di Capalbio in ordine alla localizzazione di grandi impianti di produzione di energia rinnovabile che siano adeguati sia alla qualità del territorio che alla effettiva esigenza di consumo. Ci sono aree come quella della Maremma che hanno una vocazione ben delineata dalla normativa regionale contenuta nel PIT/PPR, come chiarito dalla Regione Toscana nel parere in cui ha precisato che “avendo rilevato che il progetto produce un impatto significativo non mitigabile sulla componente “Paesaggio” con trasformazioni di lungo periodo del paesaggio rurale identitario descritto dal PIT/PPR approvato con DCR n. 37 del 27 marzo 2015 e compromissioni del livello dei servizi ecosistemici forniti dal territorio, ivi compresi quelli estetici e ricreativi”. Non significa che questi territori non debbano partecipare al processo di transizione energetica ma, come precisato dal sindaco di Capalbio e condiviso dal Comitato, ciò deve avvenire in sintonia con il territorio e quindi ad esempio con la creazione di comunità energetiche".
Il Comitato Maremma Viva "ritiene essenziale che in questa fase di adozione della Legge regionale Toscana in ordine alla identificazione delle aree idonee, ordinarie e non idonee per la localizzazione di impianti Fer, sia data grande rilevanza ai territori non andando a trasformare aree, alterandone il paesaggio, differenziando gli interventi (di grandezza e tipologia) anche in ragione agli effettivi fabbisogni di ciascuna entità comunale".
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