I due migliori sommelier d'Italia sono maremmani: Giovinazzo e Groppi trionfano al concorso nazionale

Due maremmani al vertice del concorso per il "Miglior sommelier d’Italia 2026": il primo e il secondo classificato provengono dalla delegazione di Grosseto. Alla fase finale, nella sede nazionale di Assosommelier a Perugia, hanno partecipato i 20 finalisti iscritti all'associazione e provenienti da tutta Italia: a consegnare i premi sono stati la presidente Antonella Posta, il direttore generale Davide Marotta e i componenti della commissione giudicatrice. Con questo Concorso Assosommelier – associazione di sommellerie che conta più di quindicimila iscritti in Italia – per la prima volta ha voluto far competere i suoi migliori sommelier professionisti. Dopo una selezione nazionale, i finalisti hanno dovuto affrontare una serie di prove, tra cui un compito scritto su argomenti riguardanti l’enografia italiana, la degustazione tecnica di alcuni vini e, infine, una prova pratica di servizio che doveva simulare quello che si tiene nell’ambito della ristorazione di livello.

Il titolo di "Miglior sommelier d’Italia 2026 Assosommelier" è andato a Katia Giovinazzo, iscritta alla delegazione di Grosseto: "Katia – spiegano – è stata apprezzata per le sue doti professionali acquisite come sommelier professionista in tanti anni di lavoro in rinomate strutture di eccellenza della provincia di Grosseto e dell’Alto Adige, oltre alle competenze relative alla sua attività di docente ai corsi di sommelier". Sempre alla delegazione Assosommelier di Grosseto appartiene il secondo classificato, Massimo Groppi, che ha anni di esperienza come docente nella formazione dei sommelier.

“Vincere il concorso, più che un punto d’arrivo, rappresenta un punto di partenza – ha commentato Katia Giovinazzo – che avrà come leitmotiv la condivisione dell’esperienza che ho acquisito negli anni con coloro hanno già intrapreso o vorranno intraprendere l’avvincente viaggio nel mondo del vino”. 

“L’eccellente risultato di questo concorso per la delegazione di Grosseto, che conta più di trecento iscritti, è innanzitutto motivo di orgoglio – dichiara il delegato Massimo Groppi – ma anche un chiaro messaggio del nostro impegno come docenti nei corsi da sommelier che teniamo: ai nostri corsi partecipano in buona parte giovani che vogliono intraprendere un percorso professionale di settore, sia in quello della ristorazione, sia in quello dell’accoglienza nelle aziende vitivinicole. L’attività didattica, dopo questa breve pausa dovuta proprio al concorso, riprenderà ad anno nuovo con il consueto vasto programmai di corsi, sia quelli per sommelier che i tematici, ovviamente aperti a tutti, anche ai tanti appassionati e winelovers che vogliono approfondire quella che è la nostra millenaria cultura del vino. Possiamo serenamente affermare che per la Delegazione Assosommelier di Grosseto il 2026 si apre sotto una buona stella: anzi due, è il caso di dire!”.