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Il sindaco torna a parlare del presepe: “E' storia, è identità, è cultura cristiana”

Un patrimonio da custodire e trasmettere alle nuove generazioni

Carolina  Brugi

15 Dicembre 2025, 10:50

Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presepe

Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presepe

Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha scelto di tornare a parlare della tradizione del presepe a seguito del caso di Bruxelles. In un post sui social, il primo cittadino ha ricordato come questa pratica abbia avuto origine nel 1223 a Greccio, quando San Francesco d’Assisi inventò il presepio dando vita “la prima rappresentazione della Natività così come la conosciamo oggi: vera, concreta, popolare”.

“Il presepio non è folclore, non è un simbolo neutro: è storia, è identità, è cultura cristiana”, ha scritto, sottolineando il valore culturale e religioso della tradizione. Non solo: il presepe è anche un “simbolo altamente inclusivo e di vita”, capace di parlare a tutti, “ricchi e poveri, credenti e non credenti”, raccontando la nascita, l’accoglienza e la dignità di ogni vita umana, senza esclusioni.

Vivarelli Colonna ha poi ribadito l’importanza di custodire e trasmettere questa tradizione, affermando che “difenderlo significa difendere le nostre radici. Racconta chi siamo, da dove veniamo e cosa celebriamo. Senza vergogna. Senza censure”.

Il messaggio arriva in prossimità delle festività natalizie, sottolineando il valore del presepe non solo come rito religioso, ma anche come elemento di identità culturale e inclusione sociale, parte integrante della storia italiana.

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