Malanni
Dicembre 2025 arriva con una stagione influenzale già in piena accelerazione. I dati dell'Istituto Superiore di Sanità sono chiari: tre milioni e trecento mila italiani hanno già subito un'infezione respiratoria acuta dall'inizio della stagione influenzale, e nella sola ultima settimana di novembre sono stati registrati circa 585 mila nuovi casi. Non è una situazione eccezionale, anzi, è perfettamente in linea con le attese stagionali, ma è un campanello d'allarme che invita alla prudenza e all'azione preventiva. Ecco cosa c'è da sapere per proteggere se stessi, la famiglia e il lavoro.
Nella settimana dal 24 al 30 novembre 2025, l'incidenza totale delle infezioni respiratorie acute nella comunità è stata pari a 10,4 casi per 1.000 assistiti, in aumento rispetto alle settimane precedenti e perfettamente allineata con le previsioni stagionali. Tuttavia, il dato che davvero sorprende è la circolazione anticipata: la stagione influenzale 2025-2026 è partita più presto rispetto al solito, e tra il 20 ottobre e il 9 novembre erano già stati registrati oltre 860 mila nuovi casi.

I bambini di 0-4 anni rimangono la fascia più colpita, con un'incidenza di circa 33 casi per 1.000 assistiti, seguiti dagli over 65 e dalle persone con condizioni di salute compromesse. Questo significa che se hai figli piccoli o nonni anziani in casa, il rischio è particolarmente elevato.
Non è solo l'influenza. Secondo i dati RespiVirNet dell'Iss, nei campioni clinici analizzati la scorsa settimana:
Virus influenzali: 20,3% di positività (421 campioni su 2.088, prevalentemente tipo A)
Rhinovirus: 13,2% (il "raffreddore comune" che ritorna ogni anno)
Sars-CoV-2 (Covid-19): 4% di positività
Virus Respiratorio Sinciziale (Rsv): 2%
Virus parainfluenzali: 3,3%
Adenovirus: 2,7%
Il quadro, insomma, è complesso: non c'è un solo nemico invisibile, ma un vero e proprio "cocktail" di patogeni respiratori che circolano contemporaneamente. Questo rende ancora più importante una strategia di difesa a 360 gradi, non limitata al solo vaccino influenzale.
L'Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute continuano a spingere per una copertura vaccinale di almeno il 75% della popolazione a rischio. La buona notizia: la stagione per vaccinarsi non è finita. Sebbene il periodo "tradizionale" di vaccinazione fosse ottobre-novembre, il vaccino mantiene senso e efficacia fino a fine dicembre, e anche dopo se ancora non lo si è fatto.

Per la stagione 2025-2026 sono stati autorizzati 11 vaccini antinfluenzali diversi dall'AIFA e dall'Agenzia Europea dei Medicinali. Inoltre, è possibile (su richiesta) la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello anti-Covid-19, aggiornato alla variante LP.8.1 del Sars-CoV-2. Ciò significa che con due iniezioni puoi coprire contemporaneamente due rischi importanti.
Medici di medicina generale e pediatri
Farmacie convenzionate (con 80mila farmacisti italiani abilitati)
Servizi sanitari territoriali e aziendali
Servizi di igiene e sanità pubblica
Oltre alla vaccinazione, la prevenzione passa attraverso abitudini quotidiane che non richiedono grandi investimenti, solo attenzione:
Igiene personale e distanziamento
Lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone, soprattutto dopo aver toccato superfici comuni (corrimani, maniglie di autobus, pulsanti di ascensori)
Evitare di toccarsi il viso con le mani sporche (è la via principale attraverso cui i virus entrano nel corpo)
Mantenere il distanziamento da persone che tossiscono o starnutiscono
Se si frequentano ambienti affollati, considerare di indossare una mascherina (soprattutto se si è over 65 o immunodepressi)
Cura dell'ambiente domestico
Arieggiare regolarmente le stanze: i virus respiratori rimangono più a lungo in spazi chiusi e poco ventilati
Mantenere un livello di umidità adeguato (40-60%): l'aria secca irrita le vie respiratorie. Un umidificatore semplice aiuta molto
Igienizzare le superfici toccate frequentemente (telecomando, maniglie, scrivania del pc)
Stile di vita e alimentazione
Dormire bene: 7-8 ore a notte rafforzano significativamente il sistema immunitario
Mangiare frutta e verdura ricche di vitamina C (agrumi, kiwi, broccoli, spinaci, peperoni)
Aumentare l'assunzione di zinco (carne magra, semi di zucca, noci, legumi)
Bere molto: l'idratazione è fondamentale per supportare le difese e fluidificare le secrezioni nasali
Limitare alcol e evita il fumo, che indeboliscono le difese del corpo
Ridurre gli allenamenti intensi se senti i primi sintomi: lo stress fisico estremo può peggiorare una malattia in incubazione
Gestione precoce dei sintomi
Se inizia la tosse o il mal di gola, iniziare subito con i gargarismi con acqua tiepida e sale
Fare lavaggi nasali quotidiani con soluzione fisiologica: eliminano le particelle virali respirate durante la giornata e riducono la congestione
I suffumigi (inalazione di vapore da una ciotola di acqua calda) aiutano a liberare le vie respiratorie
Un cucchiaio di miele è un classico della medicina popolare e ha effettivamente proprietà lenitive sulla gola
Isolamento responsabile
Se si risulta positivi a Covid-19 o si sospetta un'influenza, è bene restare a casa: così da proteggere gli altri oltre che se stessi
Non condividere bicchieri, posate o altri oggetti personali con familiari o colleghi
Se si deve stare con altri, indossa una mascherina

Non tutte le infezioni respiratorie richiedono una visita medica urgente, ma si dovrebbeconsultare il tuo medico di famiglia se:
La febbre supera i 38,5°C e dura più di 3-4 giorni
C'è difficoltà a respirare o dolore toracico
Si è over 65, immunodepresso, o si hanno malattie croniche (diabete, asma, cardiopatie)
Se i sintomi (tosse, mal di gola, congestione) durano più di una settimana senza miglioramenti
Se si è un genitore con un bambino molto piccolo che non migliora
Attenzione: gli antibiotici non curano l'influenza o il raffreddore: sono virus, non batteri. L'automedicazione antibiotica è inutile e contribuisce all'antibiotico-resistenza. Meglio usare antibiotici solo se il medico li prescrive per una sovrainfezione batterica conclamata.
La stagione influenzale proseguirà almeno fino a marzo 2026, con picchi variabili. Gli esperti della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) segnalano che già nel primo mese di epidemia sono visibili i costi sul lavoro: un numero crescente di giornate di assenza per malattia sta impattando la produttività nazionale. Per questo, vaccinarti non è solo un atto di responsabilità personale, ma anche collettiva.
Dicembre 2025 è il mese in cui il "virus invisibile" inizia a farsi sentire davvero sul territorio nazionale. La combinazione di freddo, asciuttezza dell'aria, affollamenti durante i preparativi natalizi e ambienti chiusi riscaldati crea il contesto perfetto per la diffusione. Ma non siamo indifesi: vaccino, igiene, buone abitudini e consapevolezza sono le armi a nostra disposizione. Si può usare il mese che rimane per completare la protezione vaccinale, rafforzare il sistema immunitario attraverso il cibo e il sonno, e mantienere comportamenti responsabili nei confronti di chi ci circonda. L'inverno sarà ancora lungo, ma affrontarlo preparati fa tutta la differenza.
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