IL PRIMATO
La mucca più bella d’Europa è nata in maremma. Si chiama Toc-Farm Havenofear Ria ed è l’ultima campionessa nata e allevata nell’azienda Toc Farm di Filippo, Ilaria e Attilio Tocchi, storica realtà del Pingrosso a Marina di Grosseto. Un premio ottenuto alla Fiera internazionale del bovino da latte di Cremona, la più prestigiosa manifestazione europea del settore, giunta quest’anno all'ottantesima edizione: una vera e propria "Champions League" della zootecnia.

Per la famiglia Tocchi non è certo la prima volta sul podio internazionale. L’azienda, in selezione genetica dei bovini fin dai primi anni Sessanta e da sempre specializzata nella produzione di latte di alta qualità, negli anni ha collezionato titoli prestigiosi fino a raggiungere, nel 2007, l’apice con la mitica Toc-Farm Allen Amyly, incoronata Campionessa mondiale. Ed è proprio dalla linea di sangue di Amyly, una vera dinastia d’eccellenza, che provengono i tre soggetti presentati quest’anno a Cremona, in una fiera che richiama allevamenti da tutta Europa, confermandosi come punto di riferimento assoluto per il settore.

Tra questi, Toc-Farm Havenofear Ria ha brillato più di tutte. Giovane, elegante e armoniosa, si è aggiudicata il primo posto della categoria milking yearling, conquistando il giudice statunitense Nathan Thomas grazie al suo equilibrio complessivo, al costato aperto, alla correttezza degli arti e a una mammella impeccabile, qualità che rappresentano gli standard più alti della selezione genetica bovina.

Ottimi piazzamenti anche per gli altri due esemplari della Toc Farm, che hanno conquistato entrambi il terzo posto nelle rispettive categorie, dimostrando ancora una volta il livello altissimo dell’allevamento grossetano. Un risultato che non arriva per caso. Come sottolineano da anni gli addetti ai lavori, la selezione di élite non si improvvisa. Richiede dedizione quotidiana, sacrificio e una passione che non conosce pause. “La zootecnia è un impegno di 365 giorni l’anno”, ricordano in azienda. E proprio questa costanza, unita alla competenza e alla visione della famiglia Tocchi, e in particolare di Attilio, anima instancabile della selezione, ha permesso a Grosseto di essere ancora una volta sul tetto d’Europa.

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