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LA STORIA

La rinascita di Ilenia Garofalo: dall'incidente alla nuova vita tra tessuti e metalli

La laurea magistrale all’Iuav di Venezia in Arti visive e moda con il massimo dei voti

Roberto Bata

30 Novembre 2025, 15:37

La rinascita di Ilenia Garofalo: dall'incidente alla nuova vita tra tessuti e metalli

Ilenia Garofalo nel giorno della sua laurea

La grossetana Ilenia Garofalo ha ottenuto la laurea magistrale all’Iuav di Venezia in Arti visive e moda, nel curriculum Moda, con il massimo dei voti. Un rotondo 110 e lode, la medesima valutazione riportata per la Triennale in Designer della moda a Firenze nella facoltà di Architettura. A Venezia Ilenia ha discusso una tesi dal titolo “Il mio segno diventa abito” con relatrice la professoressa Alessandra Vaccari e correlatori i professori Gabriella Cartesio, Dimitar Dradi e Martina Alia Mascia. Quella di Ilenia è una storia che non inizia né finisce con la moda visto che la sua ricerca nasce da una frattura, un punto di rottura improvviso. Un pauroso incidente nel febbraio del 2019 che ha trasformato ogni certezza, l’ha “costretta” a ripartire dalla base, a imparare di nuovo a studiare, comunicare, esprimersi e  progettare. Da questa necessità, la progettazione è diventata per lei prima una sfida, poi uno strumento essenziale per riaccendere mente, creatività, vita.

Quando il corpo e il linguaggio si sgretolano – dice Ilenia – serve trovare nuove strade per ritrovarsi. Il design non è stato semplice occasione estetica ma è diventato la chiave per recuperare la mia identità e creatività. I primi segni, scarabocchi apparentemente senza valore, hanno aperto uno spazio di dialogo tra emozione e memoria visiva. Piccoli gesti di rinascita, tappe di un percorso che si è ricostruito segno dopo segno. Ecco che allora ho trovato nella moda uno sfogo naturale, terapeutico. Spesso si ignora il potere trasformativo degli abiti come strumenti di guarigione narrativa. Così le mie collezioni attraversano le ferite per restituire loro senso, eleganza, potenza. La trama imperfetta dei tessuti in una delle mie collezioni più intime racconta la bellezza delle cicatrici, trasformandole in valore estetico e narrativo”.

Ma l’esperienza creativa di Ilenia non è terminata con gli abiti, perché nel percorso si è evoluta grazie alla collaborazione con la maestra orafa e designer Gabriella Anna Maria Cartella, proprietaria del laboratorio orafo “Cartesio” di Grosseto. “Con lei – aggiunge – ho scoperto il mondo magnifico e al tempo stesso delicato della materia metallica preziosa, capace di plasmarsi oltre il tessuto per dar corpo e vita alle idee creative del segno. È stata Gabriella a introdurmi sapientemente in questo universo, dove il segno emotivo e spontaneo di Nato Frascà, che guida ogni mia progettazione,  si trasforma in un linguaggio ancora più prezioso, fatto di materie e forme uniche. Insieme abbiamo dato nuova vita ai miei scarabocchi, incidendoli nell’argento per creare gioielli che non sono solo ornamenti, ma testimonianze tangibili di scavo interiore, guarigione e rinascita e ogni gioiello in un’opera d’arte irripetibile, un compendio di memoria, trauma e vitalità. Questa esperienza ha arricchito profondamente il mio percorso, aprendomi nuove visioni e possibilità progettuali”.

Forte di un equilibrio che unisce creatività inconscia e struttura rigorosa, ispirata da Bruno Munari e da Nato Frascà, Iliena Garofalo ha attribuito alla moda una perfetta sintesi fra funzione e simbolo, narrazione e rappresentazione sociale, espressione personale e condivisione collettiva. “Ripercorrere questa strada – conclude Ilenia – mi ha insegnato che la moda può essere molto più di una tendenza. Può diventare cura, atto terapeutico, storia condivisa. La fragilità si fa bellezza, il dolore si trasforma in vitalità. In ogni segno, in ogni creazione tessile e ora in ogni gioiello, c’è un racconto di trasformazione. Così la progettazione ha ridato voce alla mia storia, restituendole valore etico, simbolico e sociale. Come diceva Munari, da cosa nasce cosa e così, per me, dal trauma nasce la ricerca, dalla ricerca nasce una nuova vita, la mia”. 

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