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Cento candeline per Maria, un secolo di vita con una grande storia d'amore

Festa in famiglia. E in Argentina è appena nato il suo ultimo pronipote.

Roberto Bata

20 Novembre 2025, 13:56

Cento candeline per Maria, un secolo di vita con una grande storia d'amore

Maria Zaccara ha spento 100 candeline. È nata il 19 novembre 1925 a Roccanova, in Basilicata, in una famiglia povera ma dignitosa; la madre Angela bracciante, il padre Alfonso fabbro da generazioni. Aveva solo due anni quando il padre partì per Buenos Aires in cerca di fortuna, lasciandola bambina e ritrovandola già di sette anni al suo ritorno. La scuola finì presto per Maria. Dopo le elementari dovette occuparsi del fratellino Antonio, come accadeva a tante ragazze del Sud di allora.

Maria con il marito Prospero

Ma la vita le ha riservato una grande storia d’amore. Nel 1953 sposò Prospero De Pietro, reduce da guerra e prigionia, poi agente di custodia. Con lui affrontò una lunga serie di trasferimenti: Turi, Sulmona, Salerno, Locri. In ogni città, Maria ricostruiva la casa e la famiglia con la stessa pazienza e dedizione, visto che nel 1954 nacque il primogenito Giuseppe e nel 1956 Alfonso. A Grosseto arrivarono nel 1964, e fu lì che Prospero concluse la carriera da maresciallo maggiore. Maria seguì i figli nella loro crescita. Giuseppe diventò medico, Alfonso agronomo. Nel 1980, con la pensione del marito, arrivò l’ultimo trasloco nella casa dove Maria vive ancora oggi. Il loro è stato un matrimonio felice, lungo 65 anni. Sempre insieme, sempre innamorati.

Nel 2018 Prospero se ne è andato a 95 anni, lasciando in Maria un vuoto che ancora oggi lei colma ricordandolo ogni giorno, come è accaduto anche il giorno del suo centesimo compleanno con lui nel cuore e la famiglia accanto. Il figlio Giuseppe ha organizzato una grande festa a Follonica, mentre Alfonso l’ha festeggiata da lontano, in Argentina, dove è appena nato Kai, l’ultimo pronipote di Maria, figlio di Andrea e Fatima, proprio nella città dove un secolo fa emigrò il suo bisnonno. Una coincidenza che chiude idealmente un cerchio lungo tre generazioni: dalla Basilicata alla Maremma, passando per l’Argentina, la storia di Maria è una storia di radici, sacrifici, amore e resilienza.

E nel giorno del suo centenario, la famiglia ha celebrato non solo la sua lunga vita, ma la testimonianza preziosa di una donna che ha attraversato il Novecento e il nuovo millennio con la stessa dolce dignità che l’ha accompagnata fin dall’infanzia. Tanti auguri a Maria, anche dalla redazione del Corriere di Maremma

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