Mercoledì 12 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

SANITA'

L’azienda Usl Toscana sud est lancia "Ricofase" per gli anziani in Rsa

Un’iniziativa innovativa che promuove la collaborazione tra professionisti della salute per terapie più consapevoli

Carolina  Brugi

12 Novembre 2025, 13:09

L’azienda Usl Toscana sud est lancia RICOFASE

L’azienda Usl Toscana sud est lancia RICOFASE

Migliorare la sicurezza dei pazienti anziani e ottimizzare le terapie farmacologiche: è questo l’obiettivo del progetto RICOFASE (Ricognizione e RiConciliazione delle terapie Farmacologiche dei pazienti ospiti nelle Residenze Assistenziali del Territorio della Azienda Usl Toscana sud est), presentato al XLVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici Territoriali (SIFO), in corso a Genova. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento Politiche del Farmaco della Asl Toscana sud est, diretto dalla dottoressa Barbara Meini.

Il progetto coinvolge le tre province dell’Azienda – Arezzo, Siena e Grosseto – e mette in rete farmacisti, medici di medicina generale, geriatri e professionisti delle cure primarie, in un’azione condivisa volta a individuare e ridurre le prescrizioni potenzialmente inappropriate di farmaci nelle Residenze Sanitarie Assistenziali. L’attenzione è rivolta in particolare ai pazienti che assumono sette o più farmaci contemporaneamente, «una condizione che la letteratura scientifica riconosce come fattore di rischio per interazioni farmacologiche, reazioni avverse anche gravi e ricoveri ospedalieri evitabili».

La finalità del progetto RICOFASE è chiara: «ottimizzare le terapie farmacologiche nei pazienti anziani in politerapia, attraverso il lavoro congiunto di un team multidisciplinare composto da farmacisti, medici di medicina generale, professionisti delle cure primarie e specialisti geriatri attivi in ciascuna zona-distretto delle tre province della Asl Toscana sud est. L’obiettivo è identificare e ridurre le prescrizioni potenzialmente inappropriate nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, migliorando la sicurezza e la qualità delle cure».

«Si tratta di un progetto che unisce competenze e sensibilità diverse con un obiettivo comune: migliorare la qualità della cura nei pazienti più fragili, riducendo i rischi legati all’uso eccessivo o improprio dei farmaci – sottolinea la dottoressa Barbara Meini –. Ringrazio il Dipartimento di Medicina Generale e il Dipartimento della Sanità Territoriale per aver partecipato in modo fattivo e puntuale a tutte le tappe del percorso. La collaborazione multidisciplinare è la chiave per garantire terapie più appropriate e per promuovere una cultura del ‘less is more’, dove la sicurezza e l’efficacia del trattamento vengono prima della quantità di prescrizioni. RICOFASE rappresenta dunque un passo concreto verso una sanità più sicura, sostenibile e attenta ai bisogni reali della cittadinanza».

Il progetto, che avrà una durata prevista fino a ottobre 2026, intende promuovere «una nuova cultura della prescrizione e della “deprescrizione consapevole”, orientata alla centralità del paziente, alla razionalizzazione dei trattamenti farmacologici e alla sostenibilità complessiva del servizio sanitario». Grazie alla collaborazione di un team multidisciplinare, RICOFASE punta a consolidare pratiche condivise e standardizzate per garantire terapie più sicure ed efficaci negli anziani ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali, ponendo al centro la qualità della cura.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie