IL COSTO DELLA VITA
Vivere da soli – in Italia e non solo – sta diventando una realtà sempre più diffusa, ma anche una condizione che comporta sfide economiche importanti, soprattutto in un contesto di crescita del costo della vita e delle utenze domestiche. Proprio per questo, il Governo ha introdotto o confermato nel 2025 una serie di bonus e agevolazioni pensati espressamente per i single, ovvero le persone che vivono sole, senza un nucleo familiare tradizionale di riferimento.
Questi aiuti si rivolgono a chi si mantiene con un solo reddito, senza figli né coniugi, e coprono diverse aree di bisogno: dall’alloggio alle utenze, dal sostegno psicologico alle detrazioni fiscali per lavori in casa. Si tratta di un riconoscimento importante del diritto all’autonomia abitativa e personale, con l’obiettivo di garantire condizioni di vita dignitose anche a chi vive senza il supporto di una famiglia tradizionale.

Una delle agevolazioni più incisive è la detrazione fiscale prevista sulle spese per gli immobili. Chi è single può usufruire di una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro per lavori fatti sulla prima casa, una misura che si configura come un incentivo concreto al miglioramento e alla messa in sicurezza dell’abitazione di chi vive da solo. Per le seconde case, la detrazione scende al 36%, ma resta comunque significativa. In aggiunta, per under 36 è previsto un bonus mutuo con garanzie statali fino all’80% del prezzo di acquisto, facilitando l’accesso alla prima casa.

C’è poi un contributo straordinario una tantum di circa 200 euro destinato ai single con Isee fino a 25.000 euro, pensato per alleggerire il caro energia e le spese di utenza domestica, che si applica direttamente in bolletta senza necessità di domanda formale. Parallelamente, è attivo il bonus sociale sulle bollette (elettricità, gas e acqua) per chi ha un Isee fino a 9.530 euro, un aiuto fondamentale per contenere i costi delle utenze.
Ulteriore sconto riguarda la tassa sui rifiuti (Tari), con una riduzione del 25% per i nuclei composti da una sola persona o da coppie senza figli, purché abbiano un Isee aggiornato sotto una certa soglia economica. Questa agevolazione comporta un risparmio medio di circa 70-75 euro all’anno, un sostegno concreto nell’ambito delle spese vissute quotidianamente.

Per i single che devono sostenere spese di locazione, sono messi a disposizione bonus affitto che arrivano fino a 2.000 euro per un periodo massimo di quattro anni. Questi contributi sono destinati ai giovani tra i 20 e i 31 anni con un reddito non superiore a circa 15.493 euro Isee, valore che varia a seconda delle situazioni, e sono pensati per facilitare la stabilità abitativa.
Nel caso di situazioni di disagio economico, il governo offre inoltre l’assegno di inclusione, un sostegno economico rivolto alle persone sole in condizioni di fragilità e basso reddito, volto a garantire una componente minima di sostegno al reddito da integrare con altre politiche di welfare.

Un aspetto innovativo e molto significativo dei bonus per i single riguarda il sostegno psicologico. Nel 2025 è infatti previsto un cosiddetto "bonus psicologo" accessibile anche ai single, con un importo variabile in base all’ISEE che può arrivare fino a 1.500 euro. Questo bonus riconosce la necessità di supporto psicologico come parte integrante della qualità della vita, soprattutto per chi affronta da solo le difficoltà della quotidianità.

Per usufruire di queste agevolazioni è fondamentale avere un Isee aggiornato secondo le norme vigenti, che attesti la situazione economica aggiornata del richiedente. Alcuni bonus come quello per la Tari e quello per le bollette vengono erogati automaticamente se si posseggono i requisiti e l’utenza è intestata alla persona. Per altri, come il bonus affitto o l’assegno di inclusione, è necessario presentare domanda agli enti competenti come l’Inps.
Questi aiuti sono pensati per essere trasparenti e facilmente accessibili, considerando anche la diversità dei profili dei single: giovani che cercano casa per la prima volta, adulti che vivono soli per scelta o necessità, persone in situazioni di fragilità economica o sociale.
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