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LA RICORRENZA

Il 2 novembre del vescovo Bernardino tra Sterpeto e Pitigliano – TUTTE LE FOTO

La celebrazione della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti

Roberto Bata

02 Novembre 2025, 19:56

Il 2 novembre del vescovo Bernardino tra Sterpeto e Pitigliano – TUTTE LE FOTO

Il vescovo di Grosseto e di Pitigliano, Sovana e Orbetello, Bernardino Giordano, ha trascorso la giornata della commemorazione dei defunti tra Sterpeto e Pitigliano.

Nella mattinata di oggi, 2 novembre, il vescovo ha presieduto la messa al cimitero di Sterpeto, alla presenza delle autorità civili e militari, delle associazioni dei militari in congedo e di numerosi fedeli, "uniti nella preghiera – fanno sapere dalla diocesi – per quanti ci hanno preceduto nella speranza della risurrezione".

Al termine della celebrazione, in processione, il vescovo – insieme ai concelebranti e alle autorità presenti – si è recato al  monumento ai caduti, dove è stata deposta una corona di alloro, benedetta e incensata, come segno di memoria e riconoscenza verso coloro che hanno donato la vita per la patria e la comunità.

Nel pomeriggio, il vescovo ha poi presieduto la celebrazione eucaristica al cimitero di Pitigliano, invitando i fedeli a vivere questa giornata non nella mestizia, ma nella consolazione della fede. Nell’omelia, ha ricordato che "alcuni luoghi, come i cimiteri, parlano da soli: sono luoghi che interrogano sul senso della vita e sul modo in cui la si vive".

Il vescovo Bernardino ha sottolineato che "l’esperienza cristiana non si fonda sulla paura della morte, ma sulla fiducia nel Cristo Risorto, che trasforma la fine in una soglia di speranza. I nostri cari non sono dietro di noi – ha detto – ma davanti a noi: siamo noi che li seguiamo! La fede nella risurrezione diventa così un invito a vivere l’oggi con uno sguardo che va oltre, riconoscendo la presenza viva di Dio nella quotidianità".

"Una vita senza speranza è un inferno – ha concluso il vescovo –. Che questo giorno ci aiuti a rinnovare la fede e a dare qualità al nostro cammino, perché chi crede nell’oltre vive già ora nella luce della risurrezione".

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