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AUTUNNO

È l'anno della castagna: produzione record, prezzi in calo, protagonista a tavola. Tutte le ricette più gustose

Da "frutto povero" a trionfo della filiera agroalimentare italiana

Roberto Bata

26 Ottobre 2025, 13:37

È l'anno della castagna: produzione record, prezzi in calo, protagonista a tavola. Tutte le ricette più gustose

Il 2025 si sta rivelando l’anno delle castagne, con un successo travolgente che ha trasformato il frutto autunnale per eccellenza in protagonista assoluto dell’identità italiana e delle tradizioni locali. Mai come in questa stagione le castagne sono celebrate, raccolte, cucinate e valorizzate da nord a sud, con un'euforia che coinvolge piccoli borghi, grandi città, produttori, gastronomie e turisti. Ma l'anno che va a chiudersi segna anche un trionfo per la filiera agroalimentare italiana, un anno cruciale per la produzione con un impatto economico significativo che sta influenzando sia i prezzi interni sia le dinamiche dell’export. Dopo anni di altalene tra produzioni scarse e rincari dei prezzi, quest’anno la raccolta è stata abbondante, generando una crescita quantitativa ma anche una diminuzione sui prezzi medi di vendita, come emerge dalle più recenti analisi della Borsa merci telematica italiana.

La produzione di castagne comuni è cresciuta soprattutto in regioni-chiave come Piemonte e Campania, che rappresentano rispettivamente la seconda e la prima area produttrice nazionale. Tuttavia questa ripresa produttiva non è stata omogenea su tutto il territorio, con alcune aree del Sud Italia che hanno registrato condizioni meno favorevoli. L’ottima annata ha portato a una disponibilità elevata di frutti, ma la domanda interna è rimasta relativamente bassa, in parte per un clima autunnale insolitamente mite che ha ridotto i consumi tradizionali di prodotti autunnali come le castagne.​ Di conseguenza, i prezzi all’ingrosso sono diminuiti in modo sensibile rispetto al 2024. Per esempio, le castagne della pezzatura più pregiata (48-50 unità per chilogrammo) sono passate da 5 euro/kg a 4,70 euro/kg (-6%), mentre quelle di pezzatura media (60-65 unità/kg) hanno subito un calo più netto, passando da 4,70 a 3,90 euro/kg (-17%). Anche le castagne più piccole (70-75 unità/kg) hanno visto un ribasso dal 14%, scendendo da 4,10 a 3,50 euro/kg.​ Nonostante questa flessione sui prezzi, il comparto ha ancora margini di crescita grazie alla produzione dei marroni, una varietà più pregiata e richiesta per la pasticceria e la conservazione. I marroni si attestano attualmente su un prezzo all’ingrosso che varia tra 4 e 6 euro/kg, riflettendo la qualità superiore e la domanda specifica di questo segmento di mercato.

Sul fronte dell’export, l’Italia si conferma protagonista mondiale, seconda solo alla Cina per valore delle esportazioni di castagne. Il buon raccolto 2025 ha prodotto un aumento delle quantità esportate, mentre i prezzi internazionali sono influenzati da fattori globali come le condizioni climatiche in altri Paesi produttori e la variazione dei costi di trasporto marittimo. Nonostante la riduzione dei prezzi interni, il mercato estero registra un aumento del valore medio delle esportazioni, segno di una domanda internazionale crescente e di una qualità riconosciuta ai prodotti italiani.

Numeri a parte, la castagna – un tempo definita "frutto povero" – è da sempre ​al centro del palcoscenico gastronomico e culturale grazie a una serie di eventi, sagre e festival che ne raccontano la storia, la biodiversità regionale e l’importanza nella dieta mediterranea. Il 2025 ha visto una vera rinascita della castanicoltura, spinta da condizioni climatiche favorevoli e dalla crescente attenzione verso i prodotti tipici e l’agricoltura sostenibile. Il raccolto si è rivelato da record in molte zone, come nel Torinese, dove la qualità e la quantità dei frutti sono state straordinarie grazie alle piogge regolari e al caldo precoce di giugno.

E così, da ottobre a novembre, l’Italia diventa una grande mappa delle castagne, con feste che richiamano visitatori da tutto il paese. In Toscana l’antica sagra di Marradi, in provincia di Firenze, celebra il marrone locale con degustazioni, musica e laboratori per bambini. Nel Lazio, paesi come Rocca di Papa e i borghi dei Monti Cimini si animano con menù a base di caldarroste, polenta e vino novello, spettacoli storici e riti antichi, come quello dell’editto Farnesiano che proteggeva i castagneti secolari.​ La Valle di Soffumbergo in Friuli propone una festa delle castagne e del miele che vede l’ascesa in mongolfiera come attrazione centrale, segno della volontà di unire il classico e il nuovo, coinvolgendo oltre 100 volontari in una manifestazione a tutto esaurito. In Emilia, il Castanea Expo a Firenze dà voce alle eccellenze nazionali riunendo consorzi, chef, agronomi e appassionati per celebrare il ruolo delle castagne nella cultura e nell'economia del nostro paese. Nell'Oltrepò Pavese, a Pietragavina, la sagra della castagna offre ai visitatori navette per i boschi circostanti, dove raccogliere liberamente i frutti, immergendosi nella natura. Il progetto “CastagnaMo 2025” in Canton Ticino e Moesano rilancia l’importanza sociale e culturale del castagneto, coinvolgendo scuole, famiglie e associazioni ambientaliste in campagne di tutela e promozione della biodiversità.​ E tanti altri eventi in Calabria, Piemonte, Veneto, Umbria e Campania hanno confermato il trend, mostrando l’importanza della castagna non solo come nutrimento ma anche come leva per la valorizzazione turistica e la salvaguardia dei paesaggi montani e collinari.

I prodotti a base di castagne conquistano mercatini, stand gastronomici e ristoranti. Dal castagnaccio alle marmellate, dai marron glacé ai dolci tradizionali, la creatività della cucina italiana si è sbizzarrita con nuove interpretazioni e recuperi di ricette antiche. Le castagne sono entrate anche nei menù gourmet, con piatti raffinati elaborati dagli chef delle sagre e delle rassegne, spesso abbinati a carni locali, formaggi e vini delle colline.

Ecco alcune delle ricette più popolari. Il castagnaccio è senza dubbio il piatto più noto e apprezzato nelle regioni castanicole, una torta rustica preparata con farina di castagne, acqua, olio extravergine di oliva, pinoli e uvetta. La ricetta tipica toscana, che si è diffusa in tutta Italia, è salutare e semplice, esaltando il sapore dolce e leggermente amarognolo delle castagne macinate. In alcune varianti vengono aggiunte erbe aromatiche come il rosmarino, che donano un aroma particolare.

Le castagne intere, lessate o arrostite, rappresentano un must irrinunciabile, da consumare calde come snack o come ingrediente di minestre e zuppe saporite, spesso accompagnate da funghi, legumi o verdure di stagione. La tradizione contadina ha interpretato la castagna in piatti sostanziosi, perfetti per le giornate fredde e per un pasto completo, simbolo di genuinità e comfort food.

Le castagne di Marradi in Toscana, rinomate per dolcezza e qualità, sono alla base di dolci tipici e conservate in molteplici forme: marron glacé, confetture, farine speciali per dolci e pane. Nel Lazio, la castagna è protagonista di piatti selezionati come la polenta di castagne, che unisce cereali e farina di castagne in un mix rustico e saporito, spesso arricchito da sughi a base di carne o formaggi locali.

Ma non solo: chef rinomati e giovani talenti sperimentano con la castagna, inserendola nei menù stellati come ingrediente versatile. Purea di castagne, creme, vellutate e soufflé si affiancano a piatti di pesce e carni delicate, valorizzando la dolcezza naturale del frutto. Inoltre, la castagna è protagonista in accostamenti creativi con cioccolato, agrumi e spezie aromatiche. E le farine di castagne trovano spazio nella creazione di pasta fresca, pane e prodotti da forno senza glutine, rispondendo a esigenze di intolleranze alimentari e a una nuova attenzione verso l’equilibrio nutrizionale. Apprezzata non solo per il sapore, la castagna è infatti oggetto di studi scientifici per le sue proprietà nutritive. Ricca di carboidrati complessi, fibre, vitamine e minerali, ha un basso contenuto di grassi rispetto ad altri frutti secchi, rendendola un alimento energetico e salutare ideale nelle diete stagionali.

E l’interesse crescente verso i prodotti a base di castagna si riflette nelle fiere, nei mercati e nei negozi specializzati, dove cresce la domanda di conserve, farine e snack a base di castagne. Numerose sagre promuovono eventi gastronomici, offrendo degustazioni e laboratori di cucina dedicati, contribuendo a mantenere viva la tradizione e a rilanciare il settore coinvolgendo nuove generazioni e appassionati. 

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