AUTUNNO
Tra sabato e domenica lancette indietro di un'ora
Con l’autunno che avanza e le giornate che si accorciano, torna puntuale anche l’appuntamento con il cambio dell’ora. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle 3 del mattino, le lancette verranno spostate indietro di sessanta minuti, segnando il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Un “rituale” ormai consolidato che accomuna milioni di italiani, e che ogni anno sembra generare un mix di nostalgia, piccoli fastidi e qualche interessante vantaggio.
Ma cosa significa, in concreto, il ritorno all’ora solare? Perché questa pratica continua a scandire il nostro calendario, e quali effetti può avere sulla nostra vita quotidiana?
L’ora solare, spesso chiamata anche “ora civile” o “naturale”, rappresenta la scansione “originale” del tempo rispetto alla posizione del Sole. L’ora legale, introdotta in Italia stabilmente dagli anni Sessanta ma sperimentata già durante la Prima guerra mondiale, serve invece a “guadagnare” un’ora di luce al pomeriggio durante i mesi caldi, con l’intento dichiarato di risparmiare energia grazie a una minore accensione delle luci artificiali.
Quando torniamo all’ora solare, quindi, riallineiamo i nostri ritmi con quelli solari: farà buio prima, ma avremo anche più luce al mattino. Un cambiamento che, almeno per un paio di giorni, si fa sentire: dormiremo un’ora in più, ma le abitudini possono risultare scombinate. Gli esperti segnalano che, rispetto al passaggio all’ora legale, l’impatto sul sonno e sui ritmi biologici tende a essere meno traumatico: il corpo, infatti, “recupera” un’ora, ma la percezione del tempo che scorre può diventare più pesante, specie quando piogge e cielo grigio accentuano la sensazione di giorni corti.
Dal punto di vista pratico, uno dei motivi principali che continuano a sostenere la distinzione tra ora legale e ora solare è proprio il risparmio energetico. Negli ultimi anni, però, i dati hanno mostrato come l’effettivo beneficio sia via via diminuito, complice il cambiamento dei nostri stili di vita e del consumo energetico domestico.
Sul fronte dei vantaggi, molti sostengono che il ritorno all’ora solare favorisca i ritmi naturali dell’organismo, specie per chi soffre di disturbi del sonno o di problemi legati alla melatonina. Altri apprezzano la possibilità di cominciare la giornata con più luce naturale, soprattutto chi lavora presto o va a scuola. Non manca però la schiera di “nostalgici dell’ora legale”, che lamentano la riduzione delle ore spensierate da vivere all’aperto nel tardo pomeriggio e nel primo dopo-cena.
Per molte attività economiche – dal turismo alla ristorazione, passando per il commercio – il cambio dell’ora può rappresentare un piccolo ostacolo da superare. Cambiano gli orari di apertura, le strategie di accoglienza e la gestione del personale, soprattutto nelle località balneari o turistiche della Toscana, e della Maremma, dove la luce pomeridiana è particolarmente apprezzata.
Negli ultimi anni la questione del cambio dell’ora sta suscitando dibattiti anche a livello internazionale. Nel 2018, una consultazione popolare organizzata dall’Unione Europea aveva portato milioni di cittadini a “votare” per l’abolizione dell’ora legale, salvo poi lasciare agli Stati membri autonomia sulla scelta. C’è chi auspica una standardizzazione dell’orario su base annuale, chi invece difende la tradizione come un modo per segnare il passaggio delle stagioni e preservare un certo “legame” con il ritmo naturale. In Italia, la discussione si rinnova ad ogni cambio, ma per adesso la modifica delle lancette resta fissata per legge: ora legale da marzo a ottobre, ora solare da ottobre a marzo.
Gli esperti consigliano di vivere il ritorno all’ora solare con semplicità, cercando di non stravolgere troppo le proprie abitudini. Un trucco utile può essere anticipare di qualche giorno l’orario della sveglia e della cena, in modo da rendere meno brusca la transizione. Fondamentale poi prestare attenzione alla qualità del sonno, approfittando del “regalino” dell’ora in più per rigenerarsi e recuperare energie. Per chi ama la lettura, la cucina, il relax casalingo tipico dell’autunno, il ritorno all’ora solare può trasformarsi nella scusa perfetta per rallentare i ritmi e dedicarsi momenti di benessere.
Il ritorno all’ora solare è molto più di un semplice gesto meccanico sulle lancette dell’orologio: rappresenta un vero e proprio “passaggio” di stagione, capace di coinvolgere milioni di italiani, dalle metropoli alle piccole comunità. In attesa che la scienza delle abitudini e la politica decidano se mantenerlo oppure no, possiamo provare a viverlo come un’opportunità per riscoprire il valore della luce, il piacere della lentezza e la bellezza dei giorni che cambiano.
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