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Il Comune celebra il centenario di Lilio Niccolai, figura simbolo della comunità

Un ricco programma di iniziative per onorare il maestro, sindaco, educatore e uomo di cultura

Chiara Galeazzi

22 Ottobre 2025, 12:49

 Lilio Niccolai

Lilio Niccolai

Manciano ricorda uno dei suoi figli più illustri: Lilio Niccolai (1925–2012), maestro, studioso, amministratore e punto di riferimento per la comunità, in occasione del centenario della nascita. Un uomo che ha lasciato un’impronta profonda nella vita culturale, civile e istituzionale del paese, legando la propria esistenza all’educazione, all’impegno politico e alla valorizzazione del territorio.

Per celebrare questa importante ricorrenza, il Comune di Manciano, in collaborazione con Anpi – sezione di Manciano, il Comitato per il Centenario, il Museo diffuso della comunità mancianese e la Biblioteca “A. Morvidi”, promuove un programma articolato di eventi pubblici, pensati per riscoprire e trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio umano, culturale e politico lasciato da Niccolai.

«Ricordare Niccolai – dichiarano il sindaco Mirco Morini e il vicesindaco Roberto Bulgarini – significa non soltanto onorare una figura che fu sindaco, educatore e studioso, ma anche riconoscere il valore di un’eredità che intreccia cultura, impegno civile e amore per la comunità. Il suo esempio ci invita a coniugare la memoria con l’innovazione e a custodire il patrimonio materiale e immateriale della nostra terra. Celebrare il centenario non significa solo volgere lo sguardo al passato, ma rilanciare un impegno presente e futuro affinché i valori che hanno guidato la sua vita continuino a essere un punto di riferimento per Manciano e per le nuove generazioni».

Le iniziative, tutte a ingresso gratuito, prenderanno il via venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 10.00 nel piazzale della scuola di Manciano, con la scopertura di un’epigrafe commemorativa realizzata dall’artista Maurizio Cont, alla presenza delle autorità civili, della famiglia Niccolai e di alcune classi scolastiche. Seguiranno i saluti della dirigente scolastica Francesca Iovenitti, dell’artista Maurizio Cont e dell’ex scolaro Carlo Fastame.

Alle 11.00, nella sala del Consiglio comunale, si svolgerà l’incontro «L’impegno nelle istituzioni e il ruolo amministrativo di Lilio Niccolai», con interventi del sindaco Mirco Morini, del presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola e del vicepresidente Valentino Bisconti. Lo studioso Daniele Pratesi presenterà un contributo dal titolo «Il sindaco di Manciano, tra il 1965 e il 1975», seguito dalla proiezione di un filmato d’epoca in cui Niccolai racconta l’introduzione dell’elezione diretta del sindaco a Manciano. Durante l’incontro verrà distribuita gratuitamente una ristampa in edizione limitata del volume «Lilio Niccolai, un intellettuale maremmano».

Le celebrazioni proseguiranno sabato 25 ottobre alle ore 17.00, presso Le Stanze in via Cavour 6, con l’appuntamento «Le Voci della Storia – Lilio Niccolai. Il lascito culturale a cento anni dalla nascita». Introdotto dal vicesindaco Roberto Bulgarini, l’incontro vedrà gli interventi di Massimo Cardosa (direttore del Museo diffuso), dell’artista Dino Petri, del ricercatore di tradizioni popolari Corrado Barontini e del politologo Luca Verzichelli, docente all’Università di Siena. A moderare sarà Lucio Niccolai.

Nato nel 1925, Lilio Niccolai ha svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo educativo e culturale di Manciano. Come maestro e direttore didattico, promosse la costruzione del nuovo complesso scolastico e l’apertura di scuole nelle frazioni. Fu sindaco dal 1965 al 1975, e in quel decennio si distinse per l’impegno nella modernizzazione dei servizi pubblici, tra cui l’ampliamento dell’ospedale “Aldi-Mai”, la nascita della prima biblioteca comunale e della Pinacoteca dedicata ai pittori locali Pietro Aldi e Paride Pascucci.

Fu un convinto antifascista, un uomo di cultura e di popolo, capace di coniugare l’impegno civile con l’amore per la storia e le tradizioni locali.

A cento anni dalla nascita, Manciano lo ricorda non solo con affetto, ma con la volontà di rinnovare l’impegno per una comunità più consapevole, solidale e legata alle proprie radici.

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