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Nei cieli

Malore in volo, muore a 34 anni: l'aereo diretto in Europa atterra in Canada. Ecco cosa dicono le procedure

Giovanni Ramiri

09 Ottobre 2025, 14:27

Malore in volo, muore a 34 anni:  l'aereo diretto in Europa atterra in Canada. Ecco cosa dicono le procedure

Tragedia e bordo di un volo Klm

Un volo KLM operato da un Boeing 787-10 Dreamliner, il volo KL601 con rotta da Amsterdam a Los Angeles, è stato costretto a un atterraggio d’urgenza a Yellowknife, in Canada, il 5 ottobre 2025 a causa di un’emergenza medica fatale a bordo. A bordo si trovava una passeggera di 34 anni che, dopo quasi 13 ore di volo, ha subito un grave malore. Nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione effettuati dall’equipaggio, dai professionisti medici a bordo e dal personale paramedico all’arrivo, la donna è stata dichiarata morta in ospedale, come confermato dalla Royal Canadian Mounted Police.

La compagnia KLM ha confermato che l’equipaggio ha seguito rigorosamente i protocolli internazionali IATA per le emergenze mediche, prestando subito le prime cure e coordinando prontamente la deviazione con il controllo del traffico aereo. In questi casi, quando si verifica un decesso durante il volo, l’equipaggio è addestrato a proseguire con la rianimazione cardiopolmonare fino all’atterraggio, a meno che non si assenti ogni segno di vita per oltre 30 minuti. La persona deceduta viene quindi gestita con la massima discrezione, coperta e sistemata nel sedile fino all’arrivo delle autorità competenti.

Gli eventi di morte in volo sono estremamente rari, verificandosi in meno di 0,3 casi per milione di passeggeri trasportati, ma rappresentano momenti di grande difficoltà emotiva e operativa per l’equipaggio. Quello che inizia come un volo di routine può trasformarsi in un’azione di emergenza complessa, che richiede professionalità, prontezza e rispetto. Nell’incidente del KL601, tutto è stato gestito con la più alta professionalità e dignità, nonostante le condizioni critiche a 30.000 piedi di quota, dimostrando come il personale di bordo sia preparato ad affrontare anche le situazioni più delicate.

Il Boeing 787-10 Dreamliner ha quindi deviato la rotta originaria e ha effettuato un atterraggio d’emergenza nel territorio del Nunavut, sede di Yellowknife, aggiungendo ore di viaggio ma garantendo l’assistenza necessaria alla passeggera. Dopo l’atterraggio, le autorità locali e il personale di emergenza sono intervenuti rapidamente per continuare le procedure di soccorso. Nonostante ciò, la donna non ce l’ha fatta.

Questo episodio sottolinea il valore del corretto addestramento dell’equipaggio e l’importanza di sistemi di risposta efficaci per la sicurezza e l’assistenza dei passeggeri, anche in circostanze rare e imprevedibili come un decesso a bordo.

L’evento ha avuto un forte impatto sugli altri passeggeri, che hanno dovuto affrontare un’attesa prolungata e una situazione di grande tensione, ma il volo è poi ripartito verso Los Angeles con la dovuta discrezione e trasparenza da parte della compagnia.

In definitiva, questo caso testimonia la complessità delle emergenze aeree e il ruolo cruciale degli operatori coinvolti, sempre impegnati a garantire sicurezza, assistenza e rispetto in ogni fase del volo.

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