SANITÀ
I vaccini anti Covid sono stati consegnati nei punti di raccolta regionali, dunque sono ordinabili e può partire la campagna di vaccinazione contro il virus, parallelamente a quella contro l’influenza che ha preso avvio il 1 ottobre nelle Rsa.
Da mercoledì 8 ottobre i medici di medicina generale inizieranno le vaccinazioni. Contemporaneamente, sempre l’8 ottobre, si apriranno le prenotazioni sul portale regionale “Prenota vaccino” https://prenotavaccino.sanita.toscana.it per i cittadini che sceglieranno di vaccinarsi nei centri vaccinali delle aziende sanitarie, dove la somministrazione partirà il 15 ottobre. Ci si potrà vaccinare anche nelle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna, a cui potranno rivolgersi le persone con più di sessanta anni.
"La vaccinazione antinfluenzale – fanno sapere dalla Regione Toscana – sarà offerta gratuitamente ai bambini con età tra sei mesi e sei anni, alle persone che hanno più di 60 anni, alle donne in gravidanza e ai soggetti ad elevata fragilità di qualsiasi età, agli ospiti delle Rsa, a chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti caregiver), a tutto il personale sanitario e sociosanitario, incluso quello in formazione. Quest’anno inoltre è stato deciso di estendere la somministrazione ad alto dosaggio a tutte le persone con più di ottanta anni, oltre che per gli ospiti delle Rsa, al fine di garantire una maggiore protezione della popolazione fragile. Ciascuno potrà scegliere di prenotare tutte e due le vaccinazioni oppure solo una delle due".
"Il vaccino anti Covid è raccomandato alle persone di sessanta o più anni, ospiti di strutture per lungodegenti, donne in gravidanza o in allattamento, operatori sanitari o sociosanitari che prestano servizio negli ospedali, sul territorio o nelle strutture di lungodegenza, studenti di medicina e di altre professioni sanitarie che effettuano tirocini nelle strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e socio sanitario in formazione, oltre a persone da sei mesi a 59 anni con elevata fragilità e chi se ne occupa. Le categorie a cui offrire il vaccino gratuitamente sono state individuate dal Ministero con l'obiettivo di prevenire mortalità, ospedalizzazioni e forme gravi di malattia nelle persone più anziane o deboli".
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