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SANITÀ

Incidente tra bus in aeroporto con 50 feriti: maxi-emergenza, l'esercitazione – LE FOTO

L'operazione ha impegnato il sistema della Centrale operativa 118 di Grosseto e Siena

Roberto Bata

27 Settembre 2025, 16:50

Incidente tra bus in aeroporto con 50 feriti: maxi-emergenza, l'esercitazione – LE FOTO

La maxi-esercitazione

Un'intera mattinata di addestramento per affinare le competenze alla gestione delle maxi-emergenze ha impegnato oggi – sabato 27 settembre – tutto il sistema di emergenza 118: medici, infermieri e operatori tecnici di Esculapio della Centrale operativa 118 Siena - Grosseto dell’Asl Toscana sud est a fianco di Anpas, Croce Rossa e Misericordie della provincia di Siena. All’esercitazione hanno partecipato anche gli psicologi della Asl Toscana sud est e il personale dell’Associazione Cb Il Palio, supporto per le comunicazioni in occasione di maxi-eventi come il Palio.

"L’iniziativa – spiegano dall'azienda sanitaria – si inserisce in un percorso ormai consolidato di collaborazione e professionalizzazione congiunta tra l’Unità operativa complessa Centrale operativa 118 dell'area provinciale Senese e Grossetana diretta dal Stefano Dami e l’Unità operativa complessa Elisoccorso e 118 Area provinciale Grossetana diretta da Stefano Barbadori, entrambe afferenti al dipartimento di Emergenza urgenza dell'Asl Toscana sud est diretta da Mauro Breggia. In quest’occasione, al personale medico e infermieristico si sono uniti medici in formazione alle Scuole di specializzazione in Anestesia e rianimazione e in Medicina di emergenza urgenza dell’Università di Siena, dirette rispettivamente da Sabino Scolletta e da Luca Puccetti. Hanno partecipato studenti del corso di laurea in Infermieristica e infermieri iscritti al Master di I livello in Emergenza-urgenza all’Università di Siena".

"Obiettivo dell’esercitazione è stato testare le capacità del personale che opera nell’ambito del sistema di emergenza a lavorare in team multidisciplinari e multiprofessionali in scenari complessi e inattesi che possono essere gestiti in maniera adeguata solo se esiste una reale integrazione tra tutte le componenti operative coinvolte. La metodologia scelta è stata quella della simulazione realistica che, in linea con le normative nazionali e gli standard internazionali, è un elemento essenziale delle attività di formazione e addestramento perché garantisce la possibilità di testare il reale consolidamento delle procedure condivise. Gli scenari simulati, infatti, permettono ai partecipanti di sperimentare situazioni verosimili e di prendere decisioni in tempo reale in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre garantiscono un’efficace interiorizzazione delle procedure operative e favoriscono la riproduzione dei comportamenti appresi nella gestione delle emergenze reali".

L’esercitazione ha riprodotto uno scenario di incidente all’interno dell’aeroporto di Ampugnano con uno scontro tra due minibus (navette-shuttle) che ha prodotto un elevato numero di feriti (tra 50 e 70). I mezzi di soccorso sono stati mantenuti a distanza dallo scenario per riprodurre le reali tempistiche per l’arrivo e il montaggio delle strutture necessarie a gestire l’emergenza. Pegaso 2 ha preso in carico uno dei casi più gravi, che ha necessitato di elitrasporto. Sulla scena erano presenti "valutatori" che hanno avuto il compito di analizzare l’evento e organizzare il debriefing del pomeriggio a scopo didattico. All’evento ha partecipato come osservatore Giovanni Sbrana, Referente aziendale dell'Asl Toscana sud est per le maxi-emergenze, che ha il compito di gestire la regia aziendale in caso di necessità. La logistica a supporto dell’evento è stata gestita dall’Associazione La Racchetta. L’evento è stato preceduto da un incontro al Circolo Arci di Sovicille per informare e sensibilizzare la popolazione sull’argomento e da una giornata di formazione, lunedì 22 settembre, durante la quale sono state svolte lezioni frontali, seguite da un’attività pratica riguardante il montaggio del Posto medico avanzato nell'area coperta di via Savina Petrilli messa a disposizione dal Comune di Siena, patrocinatore dell’esercitazione insieme ai Comuni di Sovicille e Grosseto.

“A tutte le donne e a tutti gli uomini presenti quest’oggi va il mio sincero ringraziamento – ha commentato Stefano Dami –. È molto bello e rassicurante vedere, in queste occasioni, l’entusiasmo e la dedizione del personale sanitario e del personale laico volontario, indipendentemente da ruoli e appartenenze, perché certifica una base comune di consapevolezza di quanto sia importante essere capaci di lavorare in team. Voglio esprimere anche un ringraziamento particolare al professor Scolletta e al professor Puccetti dell’Università di Siena per la disponibilità a condividere, anche oltre questa occasione, un percorso comune relativamente alla formazione dei nuovi professionisti dell’emergenza. Si tratta di una visione lungimirante per il futuro della nostra professione e un investimento per la comunità”. 

“Come direttore dell'Unità Elisoccorso ed Emergenza sanitaria 118 della Provincia di Grosseto – ha commentato il Stefano Barbadori – sono orgoglioso di questo momento formativo che vede due Unità dell’Emergenza sanitaria territoriale e l’Università di Siena lavorare insieme integrando competenze cliniche, logistica avanzata e innovazione scientifica per garantire interventi rapidi ed efficaci, ottimizzare i percorsi terapeutici e promuovere attività di formazione e ricerca. In un’ottica di eccellenza assistenziale e di ricerca clinica, la centrale operativa 118 di Siena-Grosseto, l’Elisoccorso, il servizio 118 di Grosseto e, per la parte specificamente formativa, l’Università di Siena, collaborano da già tempo. Proprio per questo, mi sento di affermare che, in un’ottica di eccellenza assistenziale e di ricerca clinica, le tre strutture integrano competenze cliniche, logistica avanzata e innovazione scientifica per garantire interventi rapidi ed efficaci, ottimizzare i percorsi terapeutici e promuovere attività di formazione e ricerca. Questa giornata rappresenta un momento fondamentale per valutare e misurare le capacità di integrazione dei professionisti e ritengo che lo stesso rappresenti il primo momento di un percorso virtuoso che deve trovare altre occasioni di confronto sempre nell’ottica di crescita professionale. In ultimo ma non per ultimo permettetemi di ringraziare il professor Sabino Scolletta e il dottor Stefano Dami che hanno creduto in questo progetto e hanno voluto coinvolgere anche la struttura da me diretta ragionando in un’ottica di integrazione e non di parcellizazione di attività, cosa che, purtroppo, ancora oggi non è scontata. Altro ringraziamento doveroso lo voglio rivolgere al volontariato in tutte le sue componenti: senza il volontariato il nostro mondo non sarebbe sostenibile, a loro il mio personale ringraziamento per la dedizione e anche per la loro professionalità”

“Come direttore della Scuola di specializzazione in Anestesia e rianimazione e in rappresentanza dell’Università di Siena – ha dichiarato il Sabino Scolletta - ringrazio il dottor Dami e il dottor Barbadori per l’opportunità offerta ai nostri giovani colleghi in formazione specialistica di partecipare a questo importante evento che vede la simulazione realistica di uno degli scenari più complessi con cui professionisti impegnati nel campo dell’emergenza, come gli anestesisti-rianimatori e i medici dell’emergenza-urgenza, potrebbero doversi confrontare nell’arco della propria attività professionale. Le attività formative in simulazione rappresentano un elemento fondamentale in ambito sanitario, soprattutto nel caso di eventi gravi e inattesi poiché preparano gli operatori coinvolti ad acquisire le skill necessarie a rendere l’intervento in emergenza più rapido ed efficace, migliorano la capacità di lavorare in team e di condividere e integrare le esperienze multidisciplinari affinando anche le cosiddette non-technical skill, cioè quelle competenze trasversali molto importanti nei percorsi dell’urgenza-emergenza sanitaria perché perfezionano il lavoro di squadra, la comunicazione, la sicurezza e l’efficienza e preparano a gestire lo stress correlato a un grave evento inaspettato. I medici specializzandi dell’Università di Siena, grazie a questa esercitazione, hanno potuto confrontarsi con professionisti esperti e arricchire il loro bagaglio esperienziale che sarà condiviso in sede con gli altri giovani colleghi”. 

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