IL CASO
Dopo quasi un anno dal tragico affondamento, avvenuto il 19 agosto 2024 al largo di Porticello, in Sicilia, è in corso la delicata operazione di recupero dello yacht a vela "Bayesian". Il veliero di 56 metri, costruito dal celebre cantiere italiano Perini Navi, giaceva a circa 50 metri di profondità e rappresenta un simbolo di lusso e tecnologia, ma anche un enigma da risolvere.
Il "Bayesian" era di proprietà del miliardario britannico Mike Lynch, noto imprenditore nel settore tecnologico, che ha perso la vita insieme ad altre sei persone durante l’incidente. Delle 22 persone a bordo, 15 sono riuscite a salvarsi, ma la tragedia ha scosso la comunità nautica e internazionale.
Le indagini preliminari, guidate dall’ente inglese Maib, hanno evidenziato una vulnerabilità strutturale dello yacht in condizioni di vento estreme: raffiche fino a 87 nodi, ben oltre la soglia critica di 63 nodi che avrebbe potuto compromettere la stabilità dell’imbarcazione. Inoltre, si ipotizza che l’albero alto 72-75 metri e la chiglia retratta abbiano contribuito a un rapido sbandamento e affondamento, forse aggravato dall’apertura dei portelli dello scafo.
L’operazione di recupero, iniziata ufficialmente tra aprile e maggio 2025 dopo diversi rinvii, è stata una sfida tecnica enorme. È stata impiegata la nave gru "Hebo Lift 10" per sollevare lo scafo, mentre l’albero è stato tagliato e abbassato sul fondale per motivi di sicurezza. Otto cinghie di sollevamento sono state fissate sotto lo scafo, che è stato portato lentamente in superficie, stabilizzato e poi trasportato al porto di Termini Imerese, dove proseguiranno le indagini. Il recupero è cruciale per fare luce sulle cause esatte del naufragio e per chiarire alcune ipotesi ancora aperte.
Ora il relitto sarà sottoposto a perizie approfondite che potrebbero fornire risposte definitive e aiutare a prevenire futuri incidenti simili. L’operazione è sostenuta da un consorzio di assicuratori che potrebbe dover affrontare un risarcimento di circa 530 milioni di euro, a fronte di un valore stimato dello yacht di circa 40 milioni e una polizza assicurativa di 2 miliardi..
Il recupero del relitto dello yacht "Bayesian" rappresenta una svolta cruciale per le indagini sul naufragio, poiché permette agli inquirenti di esaminare direttamente l’imbarcazione e raccogliere prove finora inaccessibili. In particolare, il fatto che lo scafo sia stato riportato a galla e posizionato in una struttura dedicata a Termini Imerese consentirà di ispezionare eventuali danni nascosti e analizzare componenti chiave come i portelloni, la sala macchine e la sovrastruttura, elementi che finora non hanno mostrato anomalie evidenti ma che potrebbero nascondere cause importanti del disastro. Inoltre, il recupero permetterà di accedere a dispositivi elettronici e apparecchiature di videosorveglianza recuperate dal relitto, fondamentali per ricostruire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali malfunzionamenti o errori umani. Le analisi a terra saranno più dettagliate e meno influenzate dalle difficoltà operative subacquee, consentendo di valutare anche ipotesi finora difficili da confermare, come la presenza di crepe strutturali, danni causati dalla tempesta o problematiche legate all’albero e alla stabilità dell’imbarcazione. In sintesi, il recupero del "Bayesian" trasforma le indagini da una fase esplorativa e sommaria a una fase di analisi approfondita e sistematica, aumentando significativamente le possibilità di risolvere i misteri del naufragio e di attribuire responsabilità con maggiore certezza.
L’analisi del relitto dello yacht "Bayesian" potrà contribuire a risolvere diversi misteri legati al naufragio, tra cui:
Le cause dell'affondamento: verificare se la vulnerabilità strutturale ipotizzata, come l’effetto delle raffiche di vento estreme e la stabilità compromessa dall’albero alto e dalla chiglia retratta, siano state determinanti nel rapido sbandamento e affondamento.
Il ruolo dei portelli aperti: accertare se l’apertura dei portelli dello scafo abbia accelerato l’ingresso d’acqua e il conseguente affondamento.
Eventuali errori o malfunzionamenti tecnici: esaminare lo stato delle componenti meccaniche e strutturali per capire se guasti o difetti abbiano contribuito alla tragedia.
L'esatta dinamica dell'incidente: ricostruire la sequenza degli eventi durante il naufragio, valutando come le condizioni meteo e le manovre dell’equipaggio abbiano influito sull’esito.
Le concause umane: indagare se decisioni operative o di sicurezza abbiano avuto un ruolo nel disastro.
L’analisi dettagliata del relitto sarà fondamentale per fornire risposte precise, chiarire dubbi ancora aperti e prevenire futuri incidenti simili, contribuendo così a migliorare la sicurezza in ambito nautico.
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