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MASSA MARITTIMA

Nuovi laboratori al Distretto sanitario: "Un passo avanti verso la Casa di comunità"

All’interno gli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri e degli infermieri di famiglia e di comunità

Roberto Bata

14 Giugno 2025, 15:12

Nuovi laboratori al Distretto sanitario: "Un passo avanti verso la Casa di comunità"

L'inaugurazione dei nuovi ambulatori a Massa Marittima

È un passo avanti verso la Casa di comunità. Oggi, sabato 14 giugno, a Massa Marittima sono stati inaugurati i nuovi laboratori nel Distretto sanitario di via Risorgimento, a disposizione dei cittadini. Erano presenti il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’assessore regionale alle Attività produttive, Leonardo Marras, il direttore generale dell'Asl Toscana sud est, Marco Torre, il sindaco di Massa Marittima, Irene Marconi, e Tania Barbi, direttrice del distretto. 

"La struttura di viale Risorgimento 8 – fanno sapere dall'azienda sanitaria – continua ad integrare servizi e ad offrire risposte alla comunità locale in un percorso che la vede prossima a divenire Casa di comunità Spoke. All’interno sono disponibili gli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri, gli uffici degli assistenti sociali della Società della salute Coeso Sds, l’unità funzionale per le cure primarie, la base degli infermieri di famiglia e comunità con il loro ambulatorio, l’ufficio anagrafe, lo sportello unico del Dipartimento di Prevenzione, personale dirigente e tecnico delle unità funzionali di Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare e di Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il processo di integrazione dei servizi, oltre a costituire un miglioramento delle capacità di risposta della domanda di salute della cittadinanza, prosegue di pari passo insieme alle opere strutturali in corso all’ospedale Sant’Andrea".

«Vogliamo una sanità pubblica all’avanguardia e vicina ai cittadini – ha dichiarato il presidente Eugenio Giani –. Investiamo dunque sugli ospedali e sugli ambulatori, sulla tecnologia e sull’innovazione. Ma vogliamo anche una sanità diffusa, capace di offrire una risposta ai bisogni di salute dei cittadini nei territori dove abitano, anche quelli più lontani e periferifici e in prima battuta agli anziani e ai malati cronici. E’ la sfida della nuova assistenza territoriale, che passa dalla telemedicina e dalle case di comunità e che ci vede fare squadra con i medici di medicina generale. Sono settantasette le strutture in tutta la Toscana su cui abbiamo investito, con ristrutturazioni o nuove edificazioni».

«Il processo di continuo miglioramento delle azioni per la salute passa necessariamente dal territorio e dalle professioniste e dal personale della sanità che opera in strutture come questa – ha dichiarato il direttore generale Asl Tse Marco Torre –. Massa Marittima, pur potendo contare su un presidio ospedaliero, necessità di servizi che dialoghino quotidianamente con la comunità locale».

«Da tempo aspettiamo questo momento – ha commentato il sindaco Irene Marconi – e siamo soddisfatti di essere giunti al termine di un percorso che è iniziato nel precedente mandato. La struttura adesso è pronta e può iniziare ad erogare servizi che saranno implementati nel tempo. Sono già attivi l’assistente sociale, l’ambulatorio infermieristico e l’ambulatorio dei medici di famiglia, la direzione del distretto sanitario e presto sarà attivato il Cup».

«La Casa di Comunità è importante per ridurre gli accessi al pronto soccorso – ha aggiunto Grazia Gucci, assessore comunale alla Sanità – in quanto oltre alla presa in carico dei pazienti cronici, offre una prima assistenza ai pazienti con problemi di salute non gravi, come quelli con codice bianco. Decongestionare i pronto soccorso, che in tutta Italia sono presi d’assalto anche da persone che presentano con codice bianco o verde, significa migliorare sensibilmente i tempi di risposta in caso di pazienti con problemi seri, a beneficio di tutta la comunità».

«Proseguiamo nella costruzione di un sistema di sanità territoriale composito e aderente alle necessità del contesto – ha dichiarato Tania Barbi, direttrice della locale Zona distretto –. Voglio ringraziare tutto il personale che, insieme a noi, ha lavorato affinché questa integrazione fosse possibile nel modo più rapido ed efficace possibile».

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