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STORIE DI CALCIO

Chi è Silvio Baldini, l'allenatore che ha riportato il Pescara in Serie B: il "calcio nel sedere" al collega Di Carlo durante la partita, in panchina gratis alla Carrarese, la famiglia e la figlia Valentina

Vita e carriera di uno dei tecnici più anticonformisti del calcio italiano: dagli esordi in Serie C all'esonero da terzo in classifica, fino alla promozione con gli abruzzesi

Roberto Bata

08 Giugno 2025, 23:21

Chi è Silvio Baldini, l'allenatore che ha riportato il Pescara in Serie B: il "calcio nel sedere" al collega Di Carlo durante la partita, in panchina gratis alla Carrarese, la famiglia e la figlia Val

Silvio Baldini

Silvio Baldini, 67 anni, toscano di Massa, è l'allenatore che ha riportato il Pescara in Serie B vincendo i playoff di Serie C e battendo in finale la Ternana ai calci di rigore. Ha mantenuto l'impegno preso al suo arrivo, il 15 luglio 2024, quando promise di riportare la squadra in cadetteria. E ci è riuscito, nonostante una stagione a dir poco turbolenta, con il suggello delle dichiarazioni rilasciate al fischio finale: un duro giudizio sulla situazione del calcio italiano, criticando la generazione attuale di giocatori della Nazionale che, a suo dire, non conosce più il significato di indossare la maglia azzurra con orgoglio e spirito di appartenenza, contrapponendo i valori degli eroi del passato a quelli di oggi.

Dichiarazioni in pieno "stile Baldini", personaggio unico, anticonformista e sincero, dalla carriera ricca di episodi significativi, caratterizzata da successi importanti ma anche da momenti difficili e controversi. Ha iniziato ad allenare a soli 26 anni, partendo da squadre dilettantistiche e di Serie C, fino al debutto in Serie B con il Chievo nella stagione 1997-1998, chiusa con un 11º posto. Nel 1999 prende in mano l’Empoli in Serie B, conducendola a un quinto posto nel 2000-2001 e ottenendo la promozione in Serie A nella stagione 2001-2002, seguita da una salvezza tranquilla.

I problemi cominciano nel 2003-2004 quando guida il Palermo in Serie B, ma viene esonerato nonostante la squadra fosse terza in classifica, a causa di incomprensioni con il presidente Zamparini. La storia si ripete nel 2004, quando allena il Parma: esonerato a dicembre con la squadra penultima in classifica. 

Ma l'episodio più celebre e controverso della sua carriera è senza dubbio il "calcio" a Di Carlo durante una partita di Serie A tra Parma e Catania nel 2007: dopo un acceso diverbio verbale tra i due allenatori, Silvio Baldini, allora tecnico del Catania, colpì Domenico Di Carlo, allenatore del Parma, con un calcio nel sedere. Un gesto nato da una provocazione reciproca e da uno scambio di insulti, culminato con Baldini che reagì con quel calcio mentre Di Carlo si stava allontanando. Baldini fu espulso e sanzionato con una squalifica di un mese per la "particolare gravità del gesto, la sua diseducativa platealità e l’intento spregiativo". Baldini chiese scusa pubblicamente, ma non a Di Carlo. I due si sono incontrati nuovamente in occasione di una partita tra Ascoli e Pescara, 17 anni dopo, sancendo ufficialmente la pace con un abbraccio. 

Un'altra svolta – in questa occasione positiva – nella carriera di Silvio Baldini risale al 2017, quando – dopo ben sei anni di inattività – è tornato ad allenare la Carrarese, la squadra della sua città: ha firmato un contratto che prevedeva zero stipendio, ma una penale molto alta in caso di esonero e un premio promozione, dimostrando così fiducia nel progetto, con l'obiettivo di riportare la Carrarese in Serie B e poi – magari – anche in Serie A. Non ci riuscirà e si dimetterà dopo due stagioni. 

Seguiranno le esperienze in panchina – nel complesso, non troppo fortunate – a Palermo, Perugia e Crotone. Fino all'arrivo a Pescara, con cui ha appena conquistato la promozione in Serie B. Un nuovo capitolo nella carriera di un tecnico unico nel calcio italiano. 

Con un palmarés (ancora) senza trofei, ma con un punto fermo: la famiglia. Baldini parla spesso dell’importanza dell’amore e del sostegno della moglie Paola e dei loro tre figli, in particolare di Valentina, la loro prima figlia nata con una disabilità grave che i medici davano per spacciata nei primi giorni di vita, ma che invece è ancora con loro dopo oltre 35 anni. Un'esperienza ha segnato profondamente il tecnico, che ha più volte dichiarato come la famiglia sia per lui un vero e proprio “motore” della sua vita e della sua carriera.

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