FOLLONICA
Il sindaco di Follonica, Matteo Buoncristiani, ha annunciato che la Polizia municipale – insieme con l’ufficio Ambiente – ha eseguito questa mattina, giovedì 8 maggio, un’operazione di pulizia urbana che ha portato alla rimozione di 40 biciclette abbandonate e inutilizzabili, trovate e segnalate in diversi punti della città.
"L’intervento – fanno sapere dal Comune – rientra nell’attività di contrasto al degrado urbano e di miglioramento del decoro cittadino. L’operazione fa parte di un piano di controlli costanti reso possibile anche dal recente potenziamento del **servizio di Polizia urbana. Le zone più interessate sono state piazza Don Minzoni, nei pressi della stazione ferroviaria, largo Vienna e via Bartoli, dove erano presenti numerose biciclette arrugginite o rotte, lasciate da tempo sui marciapiedi e negli spazi pubblici. L’azione si basa su quanto previsto dal regolamento comunale all’articolo 25: è infatti vietato lasciare biciclette in stato di abbandono o legarle a infrastrutture non adatte, e la Polizia municipale ha il compito di rimuoverle quando bloccano passaggi pedonali, ciclabili o occupano il suolo pubblico in modo scorretto".
“Questo intervento è la dimostrazione concreta del nostro impegno per una città più ordinata e vivibile – dichiarano l’assessore alla sicurezza Giorgio Poggetti e l’assessore all’ambiente e vicesindaco Danilo Baietti –. La rimozione di biciclette abbandonate non è solo una questione di decoro, ma anche di sicurezza per tutti i cittadini. Continueremo a monitorare il territorio e ad agire quando necessario. Nei prossimi giorni verranno effettuate altre operazioni di pulizia urbana, con particolare attenzione alla rimozione di biciclette abbandonate o parcheggiate in modo scorretto. Invitiamo quindi i cittadini a prestare la massima attenzione alle modalità di parcheggio delle proprie biciclette, ricordando che è vietato legarle a infrastrutture non destinate a tale scopo e che le biciclette in evidente stato di abbandono potranno essere rimosse secondo quanto previsto dall’articolo 25”.
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