ROCCASTRADA

A Ribolla il 71esimo anniversario della strage della miniera con il vescovo Bernardino e Giani

Roberto Bata

04 Maggio 2025, 17:53

A Ribolla il 71esimo anniversario della strage della miniera con il vescovo Bernardino e Giani

A Ribolla oggi è stata la giornata del 71esimo anniversario della strage del 4 maggio 1954 nella quale 43 minatori persero la vita per lo scoppio del grisou a 260 metri di profondità. La più grande tragedia mineraria italiana del dopoguerra, passata alla storia recente come la "Marcinelle italiana". 

Alle celebrazioni – insieme con i rappresentanti delle istituzioni – è intervenuto anche il vescovo Bernardino, che ha presieduto la Messa di suffragio per quei 43 lavoratori nella chiesa parrocchiale dedicata a San Paolo e a santa Barbara, patrona anche dei minatori (concelebrata dal parroco, don Giovanni Ricciardi), e ha poi preso parte al corteo che ha raggiunto il monumento ai minatori, nella piazza del paese.

Il vescovo, nell’omelia, ha sottolineato "l’importanza di vivere l’anniversario come un memoriale che è sì ricordo di un fatto accaduto nel passato, ma che impegna a rivivere nell’oggi ciò che è stato, affinché continui a dire qualcosa di significativo alla nostra vita, al quotidiano, alle responsabilità che ognuno riveste. Nella nostra quotidianità – ha detto il vescovo richiamandosi al Vangelo della terza domenica di Pasqua – molto spesso non contano le cose che facciamo ma i legami che viviamo attraverso ciò che si fa. Dove poggio l’esperienza del mio servizio e anche di comando, perché il servizio implica anche questo, nella realtà in cui sono? Che criterio ho? L’anniversario della strage mineraria è un memoriale, perché “porta ognuno di noi, oggi, ad assumere decisioni per la nostra vita e per quella della società”.

Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “Il 4 maggio 1954, 43 persone morirono nella terribile esplosione della miniera di lignite, la più grave tragedia mineraria italiana del secondo dopoguerra – ha ricordato Giani –. Non dobbiamo dimenticare, in modo che oggi quella tragedia ci possa ricordare che occorre sempre investire, giorno dopo giorno, sulla sicurezza dei lavoratori. Fu una tragedia la cui memoria deve essere salvaguardata e diffusa come monito e impegno. Quella tragedia, oggi, ci deve ricordare che sulla sicurezza nel mondo del lavoro non bisogna abbassare la guardia”.

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